La direzione generale della Asl Bat (Barletta-Andria-Trani) ha avviato “una indagine interna” e programmato l’ascolto “del personale coinvolto nel caso del bambino nato morto all’ospedale Dimiccoli di Barletta”. L’episodio risale a una decina di giorni fa: una donna, al termine della gravidanza, ha fatto una visita nel reparto di Ginecologia per monitorare il feto. Secondo quanto emerso finora, la donna sarebbe stata invitata dallo specialista ad assumere olio di ricino per agevolare il travaglio e il parto, e a tornare a casa. La partoriente avrebbe però avvertito dolori sempre più intensi che l’avrebbero spinta a recarsi nuovamente in ospedale.
Nel corso del monitoraggio fetale, i medici si sarebbero accorti che il battito cardiaco del piccolo era assente. Il bimbo aveva inoltre stretto attorno al collo il cordone ombelicale. L’autopsia è stata eseguita nei giorni scorsi ma serviranno ulteriori accertamenti per chiarire la causa del decesso. A quanto si è appreso, il medico della donna è indagato per responsabilità colposa in ambito sanitario nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Trani. (Ansa)