Un effetto poco conosciuto degli incendi è l’indebolimento del suolo che causa una maggiore vulnerabilità ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Un circolo vizioso per un paese quale l’Italia, esposto a entrambi. Anche quest’anno il Gargano non è stato risparmiato dagli incendi boschivi con ripercussioni anche dal punto di vista idrogeologico. Le preoccupazioni dei geologi di Puglia.
“Gli incendi – ha spiegato la presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, Giovanna Amedei – sono quasi tutti di origine dolosa e gli effetti sono devastanti. Sulla flora e sulla fauna effetti immediati, mentre a lungo termine sul suolo che a causa del fuoco cambia la sua composizione chimica, non c’è più sostanza organica, e la cenere che si deposita sul suolo lo rende idrorepellente. E quando ci sono le prime piogge, l’acqua trova un terreno arso e spazza via le particelle di suolo aumentando l’erosione, innescando frane e smottamenti, aumentando il dissesto idrogeologico. Cosa fare? Più rispetto per la natura, manutenzione tutto l’anno e maggiori controlli. Dopo un incendio per ristabilire l’equilibrio ambientale occorrono dagli 80 ai 100 anni. Quando si brucia un bosco, oltre ad aumentare il dissesto idrogeologico si contribuisce al tanto paventato cambiamento climatico”.