Nominare i cda prima di Ferragosto o rinviare tutto a dopo la pausa estiva? Nelle ultime settimane la sindaca Maria Aida Episcopo era attraversata da questo dubbio che giocosamente aveva condiviso in via ufficiosa anche con la stampa.
Con gli incarichi ormai scaduti per i commissari unici delle partecipate nominati dalla Commissione prefettizia degli anni dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, restano ancora da perfezionare gli ultimi passaggi.
Anzitutto garantire l’equilibrio di genere dentro i consigli politici che torneranno a 5 componenti. Sfortunatamente non tutte le forze politiche del campo largo progressista hanno donne d’area che hanno partecipato all’avviso pubblico per presidenti e consiglieri dei cda delle partecipate da cui sono stati selezionati i 200 professionisti idonei per la nomina.
Per il M5S ad esempio, con la prima dei non eletti Antonella Zoppo che non sarebbe interessata ad incarichi nelle aziende municipalizzate, c’è solo l’ex candidata consigliera Mariana Iannantuoni, docente. Se entrerà lei potrebbe essere “bruciato” il marito, che pure è nell’albo, l’ex presidente rotariano Giancarlo Ciuffreda.
Non dovrebbe trovar posto in nessuna azienda l’ex capogruppo Giuseppe Fatigato, ormai già in via di addio ai pentastellati, laddove invece potrebbe essere pescato un grillino della primissima ora come Giuseppe De Lillo.
Per le 2 postazioni nel cda di Amiu la sindaca era sembrata tentata dal riconfermare Raphael Rossi, ma al suo posto il M5S potrebbe prevedere Fabrizio Baia, imprenditore e tra i volti storici, nel servizio d’ordine del palco milanese del 2013 quando a parlare per il M5S erano Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio, Dario Fo e un giovanissimo Fedez.
Quanto all’altro consigliere si fa il nome della ex parlamentare dem Colomba Mongiello, una riserva della Repubblica, vicina a Michele Emiliano e più volte delusa negli ultimi anni, soprattutto quando per motivi squisitamente politicistici non potette essere nominata assessora regionale all’agricoltura.
Dovrebbe andare a Con la presidenza dell’Amgas. In pole Luca Vinelli o Rocco Ceglia, esperto di materie energetiche. Non può che essere dem l’Ataf, azienda da sempre a traino Pd.
In questo caso dovrebbe valere il principio dei primi dei non eletti e pertanto si dovrà scegliere tra Sandrino Brescia, il cui ingresso in Consiglio comunale saltò dopo il voto degli eletti pro Italo Pontone, e Gianluca Ruotolo.
La lista di verdi e socialisti che non ha eletto nessun consigliere per soli 17 voti rivendica una presidenza che potrebbe essere quella di Am Service. L’avvocato Luigi Iorio non dovrebbe avere rivali. Non ha più nessun impedimento neppure la dottoressa Carmen Russo, campionessa di consensi in Azione Tempi Nuovi.
Se per l’assessorato era stata una criticità la sua permanenza a Roma per la sua specialistica, ora a percorso post universitario concluso e con il suo ritorno a Foggia potrebbe ambire anche ad una presidenza in quota socialista.
Per tutti gli altri ruoli non mancano i nomi. La segretaria di Giuseppe Nobiletti in Provincia Titti Augelli, candidata alle scorse comunali, potrebbe essere della partita.
Rivendica una postazione Nicola Russo candidato nella lista meridionalista di Pasquale Cataneo. Saranno di certo inseriti Pino Beneduce e altri non eletti di Con.