Tiene banco la polemica sul “Foggia Estate” tra l’opposizione e l’assessora alla Cultura, Alice Amatore. Sulla vicenda è intervenuto il partito Fratelli d’Italia per esprimere “solidarietà” a Claudio Amorese. “Il Pd, anziché governare Foggia, sa solo azionare la macchina del fango – scrivono i meloniani sul profilo social -. Inaccettabile che, in democrazia, il Pd, anziché rispondere con gli strumenti propri del confronto democratico, ricorra alla macchina del fango, peraltro in modo assolutamente inveritiero. Apprendiamo da un post pubblicato sulla propria pagina Facebook della scomposta e tardiva reazione del Pd circa il pasticcio di Parcocittà, in relazione anche ai conflitti d’interesse dell’assessore Amatore. Al riguardo, per dissipare l’inutile cortina fumogena lanciata dal Partito Democratico nel maldestro tentativo di mistificare i fatti, occorre fare alcune precisazioni. La prima: il Pd afferma che l‘assessore Amatore avrebbe risolto il rapporto di lavoro con Parcocittà già dal 2021. Ma quest’ultima, sul suo profilo Facebook affermava sino a due giorni fa, invece, di lavorare proprio per quella cooperativa. A chi credere? Inoltre perché il Pd non dice che altri componenti della famiglia dell’Amatore gestiscono Parcocittà?”.
Poi da FdI continuano: “In secondo luogo il Pd afferma che il consigliere Claudio Amorese sia stato corresponsabile della cattiva gestione dell’amministrazione Landella, sciolta poi per infiltrazione mafiosa, omettendo che lo stesso consigliere fu esautorato molto tempo prima dalla carica di assessore dall’allora sindaco Landella poiché, insieme a tutto il partito di Fratelli d’Italia, si dissociò platealmente, anche votando contro in Consiglio comunale, da quell’azione politico-amministrativa, a differenza di altre forza politiche di sinistra che continuarono a sostenere, anche indirettamente, l’amministrazione Landella. Terzo: il Pd afferma che Amorese abbia fatto l’assessore in materie dove avrebbe lasciato disastri. Quali sarebbero? Non lo dice poiché mente sapendo di mentire in quanto all’epoca non ha mai messo in dubbio l’operato di Amorese. Risulta invece che Amorese, prima di essere defenestrato da Landella, abbia realizzato a mero titolo esemplificativo quanto segue: piano urbano della mobilità sostenibile, nuove piste ciclabili, piano del commercio e strenua lotta all’abusivismo commerciale, rifacimento di tutti i mercati comunali e realizzazione dello slow park che a breve sarà inaugurato, installazione di 260 telecamere, nuovo piano di Protezione Civile e tanto altro. Parlano i fatti. Quarto: se Amorese dice bugie e diffama perché non denunciano? Invece minacciano di denunciare, profilandosi un atto intimidatorio per soffocare una azione politica legittima? Quinto: la cosa che il Pd non dice – perché non lo può dire – è perché l’associazione Parcocittà continua ad occupare una struttura pubblica senza averne titolo alcuno essendo la convenzione, incautamente citata, abbondantemente scaduta, profilandosi una occupazione abusiva di una importante struttura pubblica? Può il Comune dare il patrocinio ad una associazione che occupa abusivamente una struttura pubblica? Chi sono i responsabili burocratici e politici degli atti amministrativi illegittimi ed illegali? Le contraddizioni e le ambiguità del Pd sono note a tutti, quindi non accettiamo lezioni di moralità da chi fa della gestione pubblica una mera gestione di potere ovunque sia stato e sia chiamato ad amministrare, a governare. A partire dalla Regione Puglia, dove il centrosinistra fa più notizia nelle cronache giudiziarie anziché per atti rilevanti in favore dei pugliesi, fino al Comune di Foggia dove – concludono -, finora, nessuno si è accorto della presenza del centrosinistra alla guida della città”.
Ha detto la sua anche Nunzio Angiola, ex candidato sindaco, oggi consigliere comunale di opposizione: “Non ho mai visto tante polemiche intorno ad una figura assessorile nella mia esperienza politica. Uno stillicidio continuo che va avanti da diversi mesi ormai. Errori su errori da parte di Alice Amatore, di cui abbiamo ampiamente discusso, che non rassicurano, non creano empatia, non creano consapevolezza e progresso, che dividono anziché unire, che non trasmettono ottimismo per il futuro rispetto alla gestione di materie complesse e dirimenti come quelle della cultura, delle politiche giovanili e del turismo. Poi la reazione peggiore che un assessore potesse avere, quella di annunciare querela. Delusione e sconforto sono le parole che meglio rappresentano, in questa fase, i sentimenti del movimento ‘Cambia’ che mi onoro di rappresentare. Sulle cause di questa situazione in cui Foggia è precipitata, ad ognuno le sue valutazioni. Noi ci prepariamo ad una opposizione dura e intransigente, ma sempre di merito e responsabile nei confronti della nostra amata Foggia. Questa è la strada che seguirà il movimento ‘Cambia’ e a settembre ripartiranno i dialoghi foggiani. Noi vogliamo essere, anche stando all’opposizione, il vento del cambiamento”.