Spunta il nome del presidente del Foggia, Nicola Canonico nel caso Bari. “Mi chiamò Nicola Canonico e mi disse ‘ti devo parlare’. E poi: ‘La caccia è a te, sei seguito, sei fatto…’. Io però non so da chi avesse avuto questa informazione”. Queste le parole dell’ex consigliere regionale e avvocato Giacomo Olivieri, uno dei principali indagati nell’inchiesta “Codice Interno” sul presunto scambio elettorale politico-mafioso.
Le sue parole sono state riportate da Repubblica Bari e riguarderebbero un incontro del 15 maggio 2019 davanti alla prefettura di Bari. La polizia aveva scoperto che qualcuno lo aveva avvisato dell’indagine ed ora, stando alle parole di Olivieri, è emerso che si tratterebbe di Canonico, anche quest’ultimo ex consigliere regionale.. “Al 99 per cento ricordo che è lui — ha spiegato Olivieri agli inquirenti -. Vorrei riservarmi un 1 per cento per non inguaiare una persona, però se ascolto la voce sono sicuro al 100 per cento. Canonico aveva, immagino, ascoltato qualcuno che gli aveva detto che c’era un’inchiesta, che c’erano pedinamenti…”.
Canonico – ricorda Rep Bari – non è indagato nell’inchiesta “Codice interno”, che il 26 febbraio sfociò in oltre cento arresti: carcere per Olivieri, domiciliari per la moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale a Bari. Secondo i magistrati antimafia della Dda avrebbero stretto accordi con esponenti della criminalità per far eleggere la donna al Comune nel 2019. Lorusso entrò con l’opposizione ma successivamente passò nella maggioranza di Decaro.
Per la stessa campagna elettorale Canonico fu coinvolto in un’altra indagine per una presunta compravendita di voti, stavolta per far eleggere Francesca Ferri grazie all’intermediazione dell’allora compagno Filippo Dentamaro. Per questa vicenda c’è un processo in corso.