Ha mostrato più di un nervosismo la sindaca Maria Aida Episcopo sul CCR da realizzare in Viale Kennedy a Foggia, il cui finanziamento e la cui allocazione erano stati decisi dall’amministrazione Landella.
In campagna elettorale, da candidata, l’ex dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, non aveva voluto cavalcare l’onda dell’indignazione dei cittadini del Cep che chiedono di spostare il sito di stoccaggio di rifiuti differenziati. Tuttavia si era espressa per una sospensione del cantiere e per una possibile allocazione alternativa.
Non si tratta solo di sindrome Nimby, ovviamente. Il centro di raccolta sarà adiacente al parco giochi del Cep, l’unico di dimensioni tali da accogliere la popolazione infantile di tutta la città, oltre che quella del quartiere. Quale genitore porterebbe a giocare i propri figli accanto a dei rifiuti? È normale che dei bambini debbano essere esposti, se non anche a olezzi o sostanze ormai espunte dal progetto (perché è stato eliminato lo stoccaggio delle vernici e dei rifiuti speciali), a visioni così prosaiche?
Secondo più di un eletto quel centro è stato immaginato in violazione urbanistica in verde pubblico. “Questa amministrazione ha deciso di andare avanti con la decisione. Si è ribadito in campagna elettorale che da sindaca si sarebbe dovuto Sospendere il cantiere e permettere alla amministrazione di decidere con i cittadini e di individuare un sito alternativo… Ma invece resta quel sito, ripeto: quel centro è illegittimo”, ha rimarcato Giuseppe Mainiero.
“Avete deciso di togliere le vernici? – ha chiesto Nunzio Angiola -. Ma vi siete confrontati con quel quartiere? State perpetuando un modello politico che non tutela la gente. Siamo sicuri che non c’è un nuovo sito? E poi l’ostentazione di una sensibilità umana e civica per il Cep è del tutto assente. Sarebbe opportuno sospendere il cantiere e trovare un sito alternativo. Sono cose che avete promesso alla nostra gente senza essere consequenziali”.
Su Viale Kennedy la sindaca però ha voluto riprendere le sue dichiarazioni del settembre 2023 e i post della sua pagina ufficiale, rileggendo in maniera zelante il loro contenuto. “Sospendere non significa buttare, sono stata quattro anni alunna del professor Sabatini docente dell’Accademia della Crusca e so parlare italiano. Cosa vogliamo fare, lo demoliamo con i picconi? O ne realizziamo uno in maniera moderna come ce ne sono in tante città? A Bari c’è un centro a Poggiofranco”, ha rimarcato consultandosi con l’assessore Giovanni Galasso.