La Fondazione Palena di Foggia ha festeggiato il 4 aprile i suoi 8 anni di presenza sul territorio con una serie di iniziative ludiche e di testimonianza.
Gli ospiti anziani e fragili, supportati da un personale qualificato e premuroso, vengono appassionati e interessati ancora alla vita affinché la piena senilità, la loro quarta età, sia ricca di emozioni e di nuovi stimoli. La giornata di festa in Fondazione Palena è cominciata con la Santa Messa celebrata da don Pasquale e con la collaborazione degli ospiti e del personale di Palena. Canti e suoni dal vivo hanno animato una celebrazione partecipata e commovente. È seguito poi il discorso del presidente Rocco Magaldi, la mattinata si è conclusa con il gioco aperitivo e con un piccolo rinfresco.
Sono ben 73 gli ospiti ed è lunghissima la lista d’attesa degli anziani desiderosi di entrare a far parte della famiglia Palena. Per il suo ottavo compleanno la Fondazione ha contribuito all’offertorio con una raccolta di alimenti di prima necessità da donare alla parrocchia San Paolo a cui fanno capo i padri spirituali della struttura don Antonio e don Pasquale.
Sempre in occasione della festa sono state esposte anche le Pigotte Unicef realizzate a Natale dagli ospiti. Tutto il ricavato andrà in beneficenza.
“Sono 8 anni di struttura più 6 o 7 anni di burocrazia per poterla aprire – ha spiegato a l’Immediato il presidente Magaldi -; abbiamo superato il momento molto triste del Covid, ma l’efficienza e l’abnegazione degli operatori e dello staff hanno fatto superare molti momenti duri, Palena si è ripresa bene e viene giudicata dall’esterno una struttura di eccellenza. Siamo sempre al limite della capienza e c’è una lunga lista d’attesa di persone che chiedono di entrare. La sindaca Episcopo ci ha onorato della sua presenza ed è venuta per ben tre volte, due volte a festeggiare due centenarie e una volta ha portato il saluto della cittadinanza, il tema degli anziani è molto sentito in città”.
In Fondazione Palena gli ospiti si sentono come in una residenza, la rssa non ha nulla del carattere spesso tetro e freddo degli ospedali. “Oltre al canto e ai soliti laboratori di cucina, pet therapy e doll therapy aggiungeremo il laboratorio di teatro, inaugurato nel periodo natalizio – ha rimarcato la direttrice Valeria Pellegrino – stiamo facendo un bellissimo laboratorio con l’Unifg per introdurre il percorso montessoriano con gli anziani, dopo Bologna la nostra è la seconda struttura che ha accolto questa possibilità”
Dopo il Covid il rapporto con le famiglie è cambiato, non c’è più quella fruibilità che c’era all’inizio, ammette la direttrice, ma le visite non sono state mai sospese. E gli anziani possono uscire per giornate con i loro familiari, in libertà, ogni volta che vogliono.
“Le famiglie ci hanno dato tante testimonianze di affetto per questi 8 anni. Anche nell’acquisto delle Pigotte Unicef. Se qualcuno è interessato ad acquistarne una, può approfittare di questa occasione di festa. Le Pigotte saranno con noi ancora per un breve periodo”.