La protesta degli agricoltori di Capitanata non si placa tra cortei di trattori, presìdi e incontri istituzionali. In questi giorni gli agricoltori hanno puntato il dito contro politici e sindacati, ma le associazioni di categoria non ci stanno e respingono le accuse ricevute. “Noi di Confagricoltura – dichiara il presidente provinciale Filippo Schiavone – lo avevamo anticipato già due anni fa che saremmo arrivati a questa situazione perché la Politica Agricola Comunitaria era stata strutturata male, inadeguata alle esigenze del mondo agricolo di Capitanata. Non è vero che noi siamo assenti, abbiamo e stiamo incontrando i vari presìdi di agricoltori e abbiamo detto loro che ci poniamo come forza interlocutrice tra loro e il Governo, ma soprattutto con il parlamento europeo”.
“Siamo al 100% con gli agricoltori di Capitanata che stanno manifestando per salvare l’agricoltura. In questi giorni ho incontrato e continuo a incontrare i diversi presidi in tutta la provincia di Foggia. Le motivazioni che abbiamo espresso a Roma, nella grande manifestazione nazionale di CIA Agricoltori Italiani di qualche settimana fa, e a Bari nella nostra recente assemblea regionale, coincidono completamente con le rivendicazioni portate avanti nelle marce dei trattori”. È Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, a tornare con forza sulle questioni che in questi giorni sono state espresse dagli agricoltori manifestanti a Foggia, con oltre 400 trattori in corteo nel capoluogo dauno, ma anche a Lucera, San Severo, Candela, Torremaggiore e in diversi altri centri della provincia. “Non vogliamo nessun contentino, devono aumentare la premialità alle aziende agricole. La PAC impostata sull’ambiente va totalmente rivista, così come l’hanno imposta non serve a nulla, fanno bene tutti quelli che stanno protestando. Non possono essere gli ambientalisti a comandare il mondo”.
E sulla questione interviene anche Coldiretti. “Noi siamo i primi agricoltori – afferma il presidente di Coldiretti Foggia, Mario De Matteo – e siamo sempre al fianco dei nostri associati. E lo abbiamo dimostrato con la grande protesta a Bruxelles. Ad affossare l’agricoltura di Capitanata sono le politiche scellerate della Comunità europea. Quindi è con l’Europa che bisogna prendersela”.