“La recente apparente sospensione dei lavori, tra l’altro neanche annunciata dal sindaco, non basta. LNT chiede ai cittadini e alle Associazioni locali di partecipare alla manifestazione che si terrà in Piazza Duomo il 4 gennaio 2024 alle ore 10 per sensibilizzare l’amministrazione comunale a desistere dallo sciagurato progetto di realizzare un orrido manufatto ‘in profilati di acciaio ed involucro in pannelli metallici e vetro’ presso l’ingresso di Porta Lucera che deturperà irrimediabilmente l’integrità della fortezza lucerina. Il progetto, già dall’inizio dei lavori ha suscitato reazioni indignate della comunità locale e persino di Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della cultura”. Lo riporta una nota divulgata da Francesco D’Angelo di Lucera Non Tace Odv.
“L’amministrazione locale, approvando il progetto e avviando i lavori, ha dimostrato superficialità e scarsa sensibilità per la tutela dei monumenti locali, perciò i cittadini non intendono più firmare loro un assegno in bianco. Con questa manifestazione, democraticamente ma con decisa fermezza, i cittadini chiedono al sindaco di attivarsi celermente per deliberare la definitiva interruzione dei lavori di realizzazione del gabbiotto come da progetto attuale, e per trovare una soluzione ugualmente funzionale ma con il manufatto posizionato in un punto meno impattante e costruito con materiali meno invasivi”.
E ancora: “Se c’è la volontà politica, come soluzione alternativa il manufatto potrebbe essere ubicato di fronte alla vecchia entrata in posizione defilata adiacente al boschetto; oppure all’inizio del piazzale di fronte al ponte levatoio che, essendo proprietà privata, richiede l’avvio di una procedura di esproprio d’urgenza per pubblica utilità dell’area interessata. La scelta di questa ubicazione non inficerebbe la funzionalità dell’Info Point e risolverebbe, con un modesto aggravio economico, anche il problema di portare la fogna per realizzare i bagni pubblici per il personale e i visitatori. LNT prende atto con amarezza della mancata adesione alla manifestazione delle altre associazioni locali impegnate nella tutela dei monumenti locali che, con pilatesca indifferenza, hanno lasciato cadere l’invito a manifestare”.
Poi conclude: “La manifestazione, come momento aggregativo e partecipativo, vuole essere anche un segnale concreto di cittadinanza attiva, tappa ineludibile per iniziare a sconfiggere la “spregiudicatezza e autoreferenzialità” dei politici, l’indifferenza e la rassegnazione della società civile che attanaglia, paralizza e degrada il nostro territorio da troppo tempo”.