“A me non parlate di queste formule come campo largo, per il M5S esiste solo il campo giusto. Significa che valutiamo le proposte. Se ci sono le condizioni, possiamo anche condividere una battaglia con altre forze politiche che ci assicurino, però, in termini di serietà di impegno, anche di protagonisti ovviamente, di interpreti che propongono per realizzare queste battaglie, la massima affidabilità. A Foggia queste condizioni si sono realizzate, le nostre battaglie e i nostri obiettivi politici sono stati ben apprezzati da un’ampia coalizione. Quindi abbiamo un campo giusto, non un campo largo”.
Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, parlando con i cronisti a Foggia, a chi gli chiedeva se il campo largo possa essere un esempio da esportare anche a Bari e a Lecce. “Il Movimento è per allargare il campo, noi siamo molto ambiziosi. Non per consegnare il campo a un mero cartello elettorale”, ha aggiunto.
“Questa è una città a me cara in cui anch’io ho vissuto anni splendidi, alcuni ricordi ormai lontani della mia giovinezza. Una città che ha bisogno di grandissima attenzione e di una risposta dello Stato”. Lo ha detto rispondendo ad una domanda dei giornalisti sul perché il tour fosse partito da Foggia, città dove ci saranno le elezioni amministrative il 22 e 23 ottobre prossimi, per eleggere il nuovo sindaco. Attualmente la città è commissariata dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose dell’agosto del 2021.
“Questa è una città – ha affermato l’ex premier – in cui abbiamo organizzazioni criminali mafiose che hanno alzato la voce con la violenza delle bombe. E qui già quando eravamo noi al Governo Conte 2 abbiamo alzato la voce con la risposta dello Stato, con l’istituzione della Dia (Direzione investigativa antimafia) e il rafforzamento delle forze di polizia e chiedendo anche che i magistrati di Bari che si occupano di questa mafia, perché chiamiamola mafia a tutti gli effetti, di poter essere qui a tempo pieno. E qui il movimento riparte per fare rialzare la testa a questa città. E partiamo da un dato che i foggiani non devono lasciare che si disperda, che venga dimenticato. Qui si parte – ha concluso – da un’amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose. Partiamo da qui e discutiamo e facciamo questa campagna elettorale”. (Ansa)