Dopo le bordate a Raffaele Di Mauro: “Siamo amici ma è in piena continuità con Landella“, ora Giuseppe Mainiero, candidato civico, prende di mira il campo largo progressista: “Anche il Partito Democratico ed il Movimento Cinque Stelle, dopo un lunghissimo ‘travaglio’, finalmente hanno scelto – scrive in una nota -. Il loro candidato sindaco è Maria Aida Episcopo, attuale provveditore agli studi di Foggia. Ovviamente Pd e Movimento Cinque Stelle – oggi serenamente e strettamente alleati – la stanno presentando come un’assoluta e straordinaria novità. In realtà le cose stanno in modo decisamente diverso”.
Mainiero ricorda che “Maria Aida Episcopo non è una marziana sbarcata a Foggia l’altro ieri, ma una vecchia conoscenza delle amministrazioni comunali. È già stata nella ‘stanza dei bottoni’. Precisamente con il sindaco Gianni Mongelli, di cui è stata assessore. Nulla di personale nei suoi confronti, ovviamente. Però è bene riportare i fatti alla loro corretta dimensione ed evitare descrizioni mirabolanti e strabilianti. Da Pd e Movimento Cinque Stelle non c’è alcuna innovativa e rivoluzionaria proposta per il futuro di Foggia. C’è solo, molto più modestamente, la riproposizione dell’ex assessore di un’esperienza amministrativa nel corso della quale i foggiani hanno visto il predissesto finanziario del Comune, la nostra città completamente sommersa dall’immondizia, il fallimento dell’azienda Amica, l’arrivo di Amiu, le assunzioni di personaggi legati – loro sì – alle ‘batterie’ mafiose nell’allora azienda speciale di raccolta dei rifiuti, quando a governarla era il Partito Democratico. Un’esperienza amministrativa in cui chi governava decise di non aderire alla Stazione Unica Appaltante, istituita presso la Prefettura, continuando a gestire internamente al Comune le gare d’appalto ed ottenendo così uno stupendo risultato: l’arresto di un Consigliere comunale di quella maggioranza e di un dirigente, condannati in via definitiva. Giusto per fare qualche esempio”.
Poi aggiunge: “Naturalmente con lei ci confronteremo sulle idee, sui progetti e sui programmi. Siamo ansiosi di farlo, avendo chiarissima la visione della città che vogliamo. E che sappiamo benissimo come costruire. Tuttavia è doveroso che i cittadini sappiano che il candidato del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle ha già amministrato. Quindi ha già avuto modo di dimostrare le proprie (presunte) capacità. Con Episcopo, dunque, si realizzerebbe soltanto il recupero di un lontano e per niente stupefacente passato. Un lontano passato che non ci pare i Foggiani ricordino con particolare nostalgia. Per rinascere davvero Foggia ha bisogno di altro. Molto altro. Ciliberti, Mongelli, Landella sono i sindaci che hanno condotto la città nel misero stato in cui si trova adesso. E di cui ogni cittadino, avendo pienamente ragione, si lamenta e si vergogna. L’unica possibilità di riscatto reale è cambiare tutto. Stavolta sul serio. Avendo il coraggio di superare la rassegnazione. Guardando avanti, non indietro. E realizzando un’altra Foggia. Perché i ‘frutti’ (pessimi) del lavoro di chi ci ha già amministrato purtroppo li conosciamo benissimo”.