È piccola e trasparente, velocissima con quattro lunghi tentacoli. Di notte si sposta verso la riva perché è attratta dalla luce. Il nome scientifico è Carybdea marsupialis e la sua puntura è molto urticante. Appartiene al gruppo dei cubozoi, lo stesso delle vespe di mare, ossia le meduse killer delle coste dell’Australia, che come dicevamo hanno un veleno mortale, ma per fortuna non è altrettanto pericoloso. Queste meduse, come da noi ampiamente scritto già due anni fa, sono arrivate anche nei mari del Gargano.
Da Marina di Lesina a Peschici, da Vieste a Manfredonia, le spiagge del Gargano sono invase. La scoperta è stata fatta dalla ricercatrice del Cnr di Lesina, Lucrezia Cilenti, che attribuisce le cause della presenza delle meduse all’innalzamento delle temperature.
Le cubomeduse, chiamate anche vespe di mare, si trovano in tutti gli oceani, generalmente in regioni tropicali e subtropicali e in zone costiere poco profonde. La Carybdea marsupialis è una specie ampiamente distribuita nelle acque tropicali dell’Atlantico e si trova in grandi quantità nel Mar dei Caraibi. Nel Mediterraneo ormai da anni non è difficile rinvenirla. Come tutte le cubomeduse è una specie molto urticante.