L’avvocato Luigi Marinelli, che difende A.B., l’infermiere accusato dell’omicidio volontario di 16 persone nell’hospice di Torremaggiore, si definisce “molto tranquillo” all’Agi dopo la conclusione degli esami autoptici nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Foggia. “Dalle prime indiscrezioni – afferma – non ho nessun motivo di essere preoccupato per il mio assistito che insiste nel ritenersi estraneo e finora sembra che i fatti gli stiano dando ragione. Purtroppo, però, questa vicenda sta incidendo sulla sua vita – spiega Marinelli – e sulla sua tranquillità giornaliera creandogli ansia e stress. Pertanto si invita, come emerso da alcune dichiarazioni di avvocati di presunte parti offese, ad essere cauti nel lanciare accuse o preoccupazioni infondate. A.B. – conclude il legale – ha sempre lavorato con professionalità”.
Secondo l’accusa, A.B. avrebbe ucciso volontariamente i pazienti, uomini e donne, provati da malattie tremende e senza scampo imbottendoli di benzodiazepine, in particolare di Midazolam. Il medico Giovanni Dell’Aquila, consulente della difesa, spiega che l’esito degli esami tossicologici si avrà tra 90 giorni “mentre l’autopsia ha già chiarito che le patologie per cui sono decedute le persone coincidono con quelle diagnosticate. Questi accertamenti – prosegue all’Agi – serviranno per capire se nei cadaveri ci siano tracce di Midazolam. Potrebbe anche darsi che ci siano ma in ogni caso andrà dimostrato un nesso causale tra la presenza di questa sostanza e il decesso di persone che avevano patologie in stato avanzato”.
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