Il Tar respinge il ricorso della famiglia Silvestri, per anni egemone sull’area portuale di Mattinata. Dopo l’interdittiva antimafia e le relative revoche a carico di Leonardo Silvestri, i giudici amministrativi hanno confermato la bontà del provvedimento prefettizio rispedendo al mittente le istanze del legale Matteo Ciociola che chiedeva l’annullamento della decisione. I Silvestri sono stati colpiti più volte dallo Stato negli ultimi anni: tra i casi più noti lo smantellamento del ristorante “Le Verande”, lo stop all’occupazione abusiva del faro cittadino e il diniego delle concessioni per parcheggio e lido Baywatch.
I vizi di legittimità contestati si muovevano su alcuni piani concettuali tra cui una critica dell’applicazione della misura interdittiva che avrebbe leso diritti ed interessi del ricorrente. Ma per il Tar, presidente Orazio Ciliberti, il provvedimento fu corretto.
In sentenza si legge “che la giurisprudenza ha avuto modo di affermare come le Prefetture siano chiamate a svolgere un’attività connotata da ampia discrezionalità, al fine di poter rilevare il pericolo del condizionamento mafioso, sulla base di un apprezzamento informato al paradigma del ‘più probabile che non’, ossia della ‘preponderanza dell’evidenza’, altrimenti detta ‘verosimiglianza’ o ‘probabilità cruciale'”. Lo stesso assunto applicato agli scioglimenti per mafia dei consigli comunali.
Tra i motivi del no al ricorso si legge inoltre che “il provvedimento interditivo antimafia è suffragato da idoneo supporto motivazionale, alla stregua di quelli che sono gli indirizzi ermeneutici consolidati dal Consiglio di Stato. Difatti, il ricorrente è annoverato in precedenti penali e in numerosi atti di deferimento di polizia ed è inserito in contesto ambientale, sociale e familiare, tal da evidenziarne un giudizio sfavorevole, ai fini di prevenzione, né lo stesso ha inteso accedere a misure di mitigazione qual, ad esempio, il controllo giudiziario”. (In foto, il ristorante “Le Verande” prima dello smantellamento)
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