Si chiamava Valentina Tarallo la ricercatrice 29enne, originaria di Orta Nova (Foggia) uccisa a sprangate l’11 novembre del 2016 a Ginevra, in Svizzera, dove studiava. Giovedì 30 marzo, a distanza di 7 anni, Djiby Ba, presunto colpevole dell’omicidio, è stato arrestato a Dakar, in Senegal, dalle autorità locali su mandato di cattura internazionale spiccato dalle autorità svizzere, coordinate dalla procuratrice Séverine Stalder.
Lo riportano i media locali, tra cui SeneNews. Ba, un italo-senegalese che all’epoca aveva 36 anni, era già stato individuato come principale indiziato del delitto e secondo gli investigatori l’uomo conosceva Valentina, i due avevano una relazione. Il 36enne era subito fuggito e aveva lasciato la Svizzera. Non è stato possibile localizzarlo fino a marzo 2020, quando gli ispettori di Ginevra sono andati per la prima volta in Senegal e hanno ottenuto conferma della presenza del sospettato. Il pubblico ministero precisa che, vista la sua nazionalità, probabilmente non potrà essere estradato in Svizzera. Nei suoi confronti è stato quindi aperto un procedimento penale in Senegal.