Sulla Provincia di Foggia si sta giocando una mega partita di influenza e di leadership politica dentro il centrodestra. La presenza di ben tre eletti di Capitanata – i due meloniani Giandonato La Salandra e Annamaria Fallucchi e l’azzurro Giandiego Gatta – scompagina non poco gli equilibri locali che nella scorsa legislatura facevano dei leghisti i playmakers della politica foggiana e che hanno teso diverse trappole al presidente Nicola Gatta.
Molti osservatori leggono in questo modo la candidatura alla presidenza del sindaco salviniano di Lesina Primiano Di Mauro, che ha assommato attorno a sé tanti delusi, da sempre nemici giurati del primo cittadino candelese. Non c’è solo il suo avversario politico Nino Santarella, che fu tra i primi a denunciare le presunte irregolarità del concorso pubblico a Palazzo Dogana. Tra le 129 firme di amministratori ci sono anzitutto quelle di Apricena, con il sindaco Antonio Potenza, ancora scottato per la mancata candidatura al Parlamento, il quale per l’occasione provinciale ha nuovamente stretto patti con Raimondo Ursitti e Joseph Splendido, dopo aver abbandonato la Lega insieme all’allora segretario regionale Andrea Caroppo.
La candidatura identitaria, come è stata definita, di Di Mauro ha convinto anche Gianni Rotice, sindaco di Manfredonia. Questa scelta appare a molti incomprensibile, tanto più se si considera che spacca il centrodestra sipontino, che invece per il peso ponderato dei suoi voti, sarebbe potuto essere determinante per l’elezione del presidente, con l’assenza dei consiglieri di Foggia, il cui Comune è sciolto per mafia. Cosa unisce Rotice al fronte di leghisti e delusi sul nome di Primiano Di Mauro?
Intanto Gatta mostra tutta la sua amarezza nella consegna delle sue 222 firme. Quella del centrodestra almeno sulla carta appare una sconfitta certa contro il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti. “Prima di ogni considerazione, credo che gli amministratori chiamati al voto il prossimo 29 gennaio debbano valutare le vicende che fin qui si sono registrate. Situazioni tutt’altro che limpide, che ritengo pericolose per il futuro dell’amministrazione provinciale e delle nostre comunità. Accordi sottobanco, intese sotterranee, patti siglati sulla testa di sindaci e consiglieri. Cioè di coloro i quali dovrebbero essere i protagonisti dell’attività amministrativa a Palazzo Dogana. Un fronte che ha evidentemente come principale preoccupazione non la crescita del territorio, ma quella di ‘occupare’ la Provincia. Forse è questa la discontinuità di cui parlano i miei avversari, uniti da un comune disegno. Un grande e trasversale accordo per ridurre ai minimi termini la sovranità di sindaci e consiglieri comunali, costringendoli a cercare fuori da Palazzo Dogana le personalità a cui chiedere ascolto e a cui spetterà il vero compito di decidere”.
Gatta rivendica il suo lavoro: “In questi quattro anni il modello di governo al quale abbiamo dato vita è stato invece contraddistinto dal dialogo diretto, dalla partecipazione reale, dal confronto costante con e tra gli amministratori del territorio. Sono nuovamente candidato per difendere ciò che abbiamo costruito e dare continuità al grande lavoro svolto nei quattro anni che abbiamo alle spalle con i sindaci ed i consiglieri comunali, che ci ha permesso di ottenere importantissimi risultati e di restituire alla Provincia dignità ed importanza. Se dovesse andare in porto la riforma delle Province a cui sta lavorando il nuovo Governo, inoltre, presto i cittadini potranno tornare finalmente a votare direttamente i presidenti di Provincia ed i Consigli provinciali. In quest’ottica è ancora più importante e decisivo dare continuità all’attività svolta in questi quattro anni, con i tanti obiettivi raggiunti che sono sotto gli occhi di tutti. Insieme siamo riusciti ad investire centinaia di milioni di euro nella manutenzione stradale, ad avere attenzione per ogni angolo della provincia, a programmare e pianificare una visione del futuro, sia con il CIS Capitanata sia nella grande sfida del Pnrr”.
Ebbene con verbale n.3 del 09/01/2023 l’Ufficio Elettorale ha ammesso proprio in queste ore le tre candidature all’elezione per la carica di presidente della Provincia di Foggia, che si terrà il giorno 29 gennaio 2023.
I candidati sono, appunti, Di Mauro, sindaco di Lesina, candidatura accompagnata da 129 sottoscrizioni regolarmente autenticate; Nobiletti, sindaco di Vieste, candidatura accompagnata da 218 sottoscrizioni regolarmente autenticate; Gatta, sindaco di Candela, candidatura accompagnata da 220 sottoscrizioni, regolarmente autenticate.
Il numero complessivo degli aventi diritto al voto per l’elezione del presidente della Provincia, alla data del 25 dicembre 2022, è di 782, tra consiglieri e sindaci. Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 29 gennaio 2023, dalle 8 alle 20 nel seggio costituito presso la Sala “Gabriele Consiglio” della sede storica della Provincia di Palazzo Dogana. Il voto è ponderato ai sensi dei commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della Legge n. 56/2014. (In foto, Palazzo Dogana; da sx, Gatta, Nobiletti e Di Mauro)