Dopo l’ultimo incidente che è costato la vita ad un ragazzo di Sant’Agata di Puglia, investito da un’auto mentre stava attraversando la strada, monta la rabbia di residenti e commercianti della zona. Marco è il più arrabbiato. “Una strada degradata e abbandonata, ci sentiamo esclusi da tutto. Non ci sono controlli, ognuno fa quello che gli pare. La tragedia di ieri sera è ancora sotto gli occhi. Non ci sono strisce pedonali, i semafori per i pedoni non funzionano. Non se ne può più”.
Antonio dal 1985 è titolare di un negozio di generi alimentari (U Quaratin) in via Natola a Foggia, proprio nei pressi del luogo della tragedia. “Ormai questa è una città allo sbaraglio, in tutti i sensi. Sono quasi quarant’anni che personalmente ma insieme anche ad altri residenti della zona stiamo denunciando la pericolosità di questa strada dove le auto sfrecciano a velocità impressionante. Nulla da fare, mai nessuno ci ha ascoltati, e i risultati sono questi. Da quando ho il negozio qui ne ho visto almeno 4-5 morire investiti da auto. Non se ne può più. Questa è l’ennesima morte annunciata – racconta Antonio a l’Immediato -. Senza parlare di quanti altri incidenti automobilistici si sono verificati. Qui il degrado è davvero tanto: strade dissestate, scarsa illuminazione, i pochi lampioni sono coperti dai rami degli alberi che non vengono potati da anni. A chi aspetta il Comune ad intervenire? Qui servono gli autovelox fissi, serve più presenza di Polizia, più repressione nei confronti di chi continua a non rispettare il codice della strada. Lo diciamo da sempre, ma tutti fanno finta di niente. E su Via Natola si continua a morire”.
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