Frizioni insanabili tra la segretaria generale del Comune di Manfredonia Giuliana Galantino e l’entourage del sindaco Gianni Rotice. Ci sarebbe questo alla base della decisione della professionista di dimettersi dall’incarico dopo appena sei mesi. Galantino, 63enne di Trani, ricopre lo stesso ruolo anche a Monte Sant’Angelo e Mattinata dove è stimatissima tanto che i rispettivi sindaci non avrebbero alcuna intenzione di perderla. A Manfredonia, invece, qualcosa è andato storto. La segretaria generale dimissionaria sarebbe entrata in contrasto con alcuni componenti dello staff del primo cittadino. Il rischio di infiltrazioni criminali e i recenti articoli de l’Immediato avrebbero acceso una spia a Palazzo di Città, già sciolto per mafia nell’ottobre del 2019. Tutte questioni che avrebbero allarmato la stessa Galantino, con le valigie in mano dopo pochi mesi dall’insediamento.
La professionista avrebbe chiesto espressamente di risolvere anticipatamente il rapporto con il Comune in quanto si sarebbe esaurito il rapporto di fiducia tra le parti. Inutili tutti i tentativi di trovare una soluzione alla crisi. E in riva al golfo già trapelano indiscrezioni sul possibile successore: Rotice e Pecorella (membro dello staff di “esperti” del sindaco) avrebbero chiesto di riesaminare il punteggio di Maricarmen Distante – già a capo del settore Economico-Finanziario – per ammetterla come dirigente al concorso. Curiosità: l’avvocato di Rotice è Giovanni Bisceglia marito della Distante e componente dello studio legale di Gaetano Prencipe, leader dell’opposizione in Consiglio comunale ed ex candidato sindaco del centrosinistra. Un’altra situazione quantomeno inopportuna. Prencipe è infatti l’avvocato storico dell’attuale primo cittadino e il suo impegno in minoranza sembra anche piuttosto fiacco.
Ma torniamo a Galantino: oltre ai casi scottanti che minerebbero la limpidezza dell’ente, ci sarebbero alcune questioni più recenti come gli eventi del carnevale estivo, la classica goccia che fa traboccare il vaso. Sta facendo discutere la serata con Cristiano Malgioglio sulla quale non ci sarebbe ancora traccia in determine e autorizzazioni, soprattutto relative alle norme di sicurezza e nonostante una piazza piena di forze di polizia. A riguardo si attende di conoscere dalle autorità competenti quali siano state le procedure espletate per l’organizzazione dello show.
Ma non è tutto: l’evento sarebbe stato curato e organizzato da “Io sono partita IVA”, associazione riconducibile a Michele Pesante, noto alle forze dell’ordine per alcuni vecchi guai giudiziari. Nel 2020 l’uomo, gestore di un noto locale della città, è stato arrestato in un maxi blitz contro il narcotraffico internazionale ed è tuttora sotto processo. Pesante era presente alla festa per l’elezione di Rotice e alla sfilata della “Ciambotta” che ha dato il via alla kermesse in maschera dell’estate 2022. Prese parte anche ad una riunione con un assessore e due consiglieri comunali di maggioranza. A tutto questo si va ad aggiungere la figura del consigliere – sempre di maggioranza – Adriano Carbone, estromesso da Fratelli d’Italia ma ancora in Consiglio nonostante un’accusa di associazione mafiosa. Il politico, in qualità di consulente commercialista, avrebbe favorito il clan Lombardi-Ricucci-La Torre e per questo risulta tra le decine di persone coinvolte nell’operazione “Omnia Nostra” del dicembre 2021. Troppi casi spinosi, meglio salutare. Così come ha fatto Giuliana Galantino. (In alto, Galantino, Malgioglio e Rotice; sullo sfondo, un momento del concerto in Piazza Maestri d’Ascia)
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