Continua l’azione di contrasto ai furti d’auto da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Foggia. I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Foggia, hanno tratto in arresto due soggetti originari del capoluogo, già noti alle forze dell’ordine, poiché sorpresi mentre stavano asportando un’autovettura in sosta in via Gioberti. Poco prima erano giunte diverse segnalazioni alla locale Centrale Operativa circa la presenza di due giovani intenti ad aggirarsi tra le auto in sosta in vari punti della città e a forzare autovetture. Il tempestivo intervento dei militari ha fatto si che gli stessi si ponessero alla ricerca dei giovani, raccogliendo informazioni sulle loro caratteristiche fisiche, ed accertando successivamente che i due avevano forzato e tentato di asportare ben tre veicoli. Nel primo caso i 2 erano stati addirittura sorpresi dal titolare di un esercizio commerciale sito nelle immediate vicinanze il quale, al fine di scongiurare il furto, ha intimato loro di smetterla nel continuare nella loro condotta criminosa ma gli stessi anziché desistere, hanno inveito nei suoi confronti proseguendo come se nulla fosse accaduto. Dopo accurate ricerche in una Foggia desolata a causa del primo weekend estivo, i carabinieri sono riusciti a sorprendere i due malviventi sul fatto, intenti a commettere un ulteriore tentativo di furto d’auto in via Gioberti. I due giovani, armati di strumenti da scasso, alla vista dei militari, hanno tentato la fuga senza riuscire a dileguarsi.
Nel corso delle operazioni uno dei malfattori ha inveito nei confronti degli operanti quasi a volerli intimorire. I due indagati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Lecce, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. L’autorità giudiziaria, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere per colui il quale ha inveito nei confronti dei militari operanti, mentre per l’altro indagato sono stati disposti gli arresti domiciliari presso la propria abitazione. I carabinieri della Compagnia di Cerignola, invece, hanno arrestato in flagranza per furto di autovettura tre soggetti in due episodi diversi. Nel primo caso un’Alfa Romeo Stelvio era stata sottratta a Molfetta. Dotata di sistema GPS, il proprietario ha ricevuto subito sul suo smartphone l’allert della macchina in movimento e ha immediatamente chiamato il 112 comunicando di volta in volta i movimenti dell’autovettura. Vedendo che la direzione era Cerignola, i militari della Stazione si sono mossi secondo le indicazioni dettate dalla Centrale Operativa, fino a quando hanno intercettato l’autovettura, il cui conducente stava parcheggiando in Vico III Melfi, l’hanno bloccato non appena è sceso dal veicolo. Il medesimo è stato sottoposto agli arresti domiciliari come concordato con l’autorità giudiziaria e la misura cautelare confermata in sede di convalida. Il secondo episodio ha visto una pattuglia della Sezione Radiomobile intercettare una Citroen C3 che si muoveva con fare sospetto e che alla vista dei carabinieri si dava a precipitosa fuga in via Vecchia Napoli. L’inseguimento è terminato quando l’autovettura è giunta ad una curva molto stretta e l’autista ha perso il controllo schiantandosi su di un muretto per poi ribaltarsi. Sia autista che passeggero sono stati soccorsi da personale del 118 e ricoverati presso l’ospedale Riuniti di Foggia. L’autovettura era stata asportata poco prima a Margherita di Savoia e i due occupanti sono stati dichiarati in stato di arresto per furto in flagranza.
L’autorità giudiziaria ha concordato in sede di convalida con gli elementi a carico dei due indagati che al termine delle cure mediche ancora in corso saranno sottoposti agli arresti domiciliari. L’ultimo episodio accade a Lesina. La vittima del furto era appena uscita dall’auto, una Dacia Sandero, per aprire il garage lasciando le chiavi inserite nel quadro strumenti. In pochi istanti i malintenzionati, approfittando dell’assenza del proprietario impegnato a chiudere il cancello, sono saliti a bordo dell’autovettura e si sono dati alla fuga. I carabinieri allertati e di pattugliamento sul territorio, intuendo la direzione di fuga, si sono diretti a sirene spiegate verso l’uscita di Marina di Lesina costringendo, di fatto, i malintenzionati ad abbandonare l’auto e a darsi alla fuga.
“Va precisato – fanno sapere i carabinieri – che la posizione delle persone arrestate è al vaglio dell’autorità giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva”.