Credono in un futuro green i Giovani Democratici di Capitanata coordinati da Stefano Pastucci, che nei prossimi giorni, il 17 giugno, a Foggia nella nuova sede locale discuteranno di rinnovabili ed economia circolare insieme a Vincenzo Colonna, ricercatore Unifg e consigliere regionale nella X legislatura e Raffaele Zuffrano, Nexuus Avvocati, esperto in diritto dell’energia. L’incontro vuole essere un momento di discussione e di informazione per conoscere le nuove opportunità che la transizione energetica offre per la Capitanata.
“C’è chi contro l’eolico combatte battaglie verso mulini a vento e chi invece vede una possibile prospettiva energetica green – osserva Pastucci a l’Immediato -. Oggi più che mai, a seguito di soli pochi mesi di conflitto, la popolazione è consapevole di quanto urgente sia una fonte energetica “home made”. Fonte, però, che vada ad impattare il meno possibile sull’ambiente. Prodursi energia attraverso l’eolico è davvero un’occasione ma come in ogni scelta politica ed amministrativa gli interessi legittimi in gioco sono plurimi. C’è bisogno, dunque, di farle quelle scelte. Non si può restare in balia “del vento” e fare scelte comode o raccatta-voti”.
Il giovane dem non nega che la Capitanata e il Paese hanno bisogno di fonti energetiche e la guerra in Ucraina ne è la dimostrazione tangibile.
“È degli amministratori il compito di fare le scelte giuste e discrezionalmente legate, ognuna, al proprio territorio- continua- Sarebbe assurdo piantare una pala eolica nel bel mezzo di una baia garganica, ma al pari sarebbe assurdo non recuperare energie ed economia laddove è possibile con il minor impatto ambientale. Il punto è proprio questo; dietro una singola pala eolica c’è lavoro, economia, opportunità per tante imprese e attività, e quindi per il tessuto economico e lavorativo del nostro territorio ci sarebbe sviluppo e crescita. Questa la ratio che porterebbe i giovani a sperare in questa come anche in tante altre fonti energetiche pulite, come l’idrogeno ad esempio. In conclusione; già da tempo ci battiamo per il nostro territorio e per la sua integrità ambientale, ma l’eolico, ribadiamo, è un’opportunità e va colta al volo. L’offshore impone, altresì, le stesse considerazioni fatte per l’eolico nei campi. Se esso è effettivamente una prospettiva di sviluppo allora con un sacrificio, limitato al rispetto totale della fauna e della flora, potrebbe sicuramente essere fatto; se e solo se alla base degli interessi in gioco vige il buonsenso”.