I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Chieti hanno eseguito, tra Chieti e Foggia, 8 misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Chieti su richiesta della locale Procura della Repubblica, per gli assalti ai bancomat avvenuti nei mesi di settembre ed ottobre 2021 a Miglianico, Canosa Sannita e Guardiagrele con un bottino complessivo di 76mila euro. In sette sono ora in carcere, per uno degli indagati è scattato l’obbligo di dimora. Le indagini sono state condotte dal personale del Nucleo investigativo e Sezione investigazioni scientifiche del Comando provinciale di Chieti unitamente a quello delle Compagnie di Chieti, Ortona e Lanciano. L’operazione è denominata “Juliet” perché la banda era solita utilizzare una Alfa Romeo Giulietta.
“Il gruppo faceva una serie di sopralluoghi, inoltre ricorreva a furti d’auto e uso di materiale esplosivo per far saltare gli Atm – ha spiegato il colonnello Alceo Greco, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti -. A Guardiagrele ci fu una deflagrazione molto forte, con pezzi del bancomat recuperati ad oltre 30 metri dal luogo dell’esplosione. Assistiamo sempre più alla globalizzazione del crimine – ha aggiunto riguardo al “pendolarismo” dei malviventi della provincia di Foggia -, tutte le organizzazioni si muovono in vari territori, soprattutto dove c’è un maggior interesse economico”.
Gli arrestati avevano base operativa a Francavilla al Mare ma sono tutti della provincia di Foggia tranne uno: ora sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto di autovetture e fabbricazione di ordigni esplosivi. Si tratta di 4 uomini di Cerignola fra i 34 e i 37 anni, un napoletano di 32 anni, due foggiani di 30 e 22 anni. Obbligo di dimora per un 27enne di Foggia. (In alto, foto di archivio)
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