
“Parte un grande cantiere per un possibile nuovo welfare che percorre tutta Italia, come testimoniano le circa 130 pagine del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, elaborato con la Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale, che finanzia, con 1 miliardo e 250 milioni di euro in tutte le regioni italiane, con complessivi 82 milioni di euro in Puglia, migliaia di progetti finalizzati a favorire attività di inclusione sociale per soggetti fragili e vulnerabili, come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora”. Lo dichiara il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.
“L’importantissima frontiera su cui i servizi sociali hanno bisogno di qualificarsi per assicurare l’autonomia degli anziani non autosufficienti – prosegue Piemontese – viene rafforzata dotando di ben 2 milioni e 460mila euro in più ciascuno, rispetto ai loro budget ordinari, gli ambiti territoriali sociali con capofila i Comuni di Manfredonia, San Marco in Lamis e Troia.
“Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato individuato l’obiettivo di aiutare le persone senza dimora ad accedere ad una sistemazione temporanea, in appartamenti per piccoli gruppi o famiglie, offrendo anche servizi integrati volti a promuovere l’autonomia e l’integrazione sociale. Il Governo Nazionale con il Ministro Andrea Orlando, che ringrazio, ha dialogato con la Giunta Regionale e con l’assessorato al welfare di Rosa Barone, che ringrazio, per raggiungere gli obiettivi.
L’investimento si articola in due categorie di interventi: l’housing temporaneo, in cui i Comuni, singoli o in associazione, mettono a disposizione appartamenti per singoli, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi e attivano progetti personalizzati; stazioni di posta, ossia centri che offronto, oltre a un’accoglienza notturna limitata, servizi sanitari, di ristorazione, di orientamento al lavoro, distribuzione di beni alimentarli. Queste forme civili di welfare diffuso, che coinvolgono associazioni di volontariato, sono finanziate con 1 milione e 90 mila euro nel Comune di Foggia e nell’ambito sociale con capofila il Comune di Manfredonia, per quanto riguarda le ‘stazioni di posta’; con 710 mila euro per l’housing temporaneo nell’ambito sociale di Cerignola e di San Severo.
È una grande opportunità vedere finanziati con 715 mila euro ciascuno gli ambiti sociali di Foggia, San Severo, Cerignola, Manfredonia, San Marco in Lamis, Lucera, Vico del Gargano e Troia per sviluppare progetti individualizzati per persone con disabilità, che hanno l’obiettivo di fornire servizi socio-sanitari comunitari e domiciliari per garantirne l’autonomia, per superare qualsiasi barriera nell’accesso all’alloggio e al mercato del lavoro, fornendo assistenza, soprattutto, alle persone con disabilità anche gravi che non possono contare sull’assistenza genitoriale o familiare.
Ancora al Comune di Foggia, le cui politiche sociali sono particolarmente esposte, sono stati assegnati 330 mila euro per rafforzare i servizi sociali domiciliari e garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione.
E, a proposito di esposizione, la pandemia ha manifestato con maggiore evidenza un fenomeno che abbiamo imparato a chiamare ‘burn out’, una vera e propria malattia professionale per cui operatori sociali e sanitari buttano la spugna a causa della forte pressione a cui sono sottoposti. Giusto occuparsene in modo serio e strutturato: perciò sono stati finanziati, con 210 mila euro ciascuno, 3 interventi di rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali, che vedono associati gli ambiti di Cerignola e San Severo; di Lucera, Troia e San Marco in Lamis; di Foggia e di Vico del Gargano. Gli ambiti sociali di Lucera, San Marco in Lamis e Vico del Gargano potranno disporre di 211.500 euro in più rispetto ai loro budget ordinari sostenere i genitori di famiglie vulnerabili e prevenire problemi ai bambini”.