In Puglia il primo e unico Emporio della solidarietà, al momento lo troviamo a San Severo, a due passi dalla cattedrale. L’idea di aprire questo supermercato solidale è venuta al direttore della Caritas Diocesana di San Severo, don Andrea Pupilla, giovane parroco sempre in prima linea sul fronte della legalità. Il nuovo centro di smistamento di aiuti alimentari e non solo, va ad irrobustire il capillare sistema costruito negli anni dalla Caritas sanseverese. Ma come funziona l’emporio della solidarietà? “L’emporio è un ambiente sicuramente più dignitoso – racconta don Andrea Pupilla – soprattutto per i nuclei familiari. Qui vengono famiglie con i bambini che non si accorgono di fare la spesa alla Caritas. Qui la spesa si fa con i punti, non con il denaro. Si attiva una card, si caricano i punti in base al reddito familiare e poi si accede all’emporio per fare la spesa. I poveri aumentano notevolmente ma il meccanismo della povertà è sempre lo stesso”.
Con don Andrea facciamo il punto anche sulla criminalità che a San Severo non allenta la presa. “Ci lamentiamo sempre di questa criminalità arrogante e prepotente, ma questa piaga non si combatte solo con la repressione, con gli interventi dello Stato, ma anche con la prevenzione e la lotta alla povertà. Occorre una forte risposta da parte della società civile che a San Severo purtroppo tarda ad arrivare “.
Scheda/ Come funzionano gli Empori della Solidarietà
I Centri di Ascolto della Caritas individuano le famiglie che possono accedere agli Empori della solidarietà; gli operatori degli Empori assegnano una tessera e i relativi punti in base alla composizione del nucleo familiare ed alle condizioni socioeconomiche. Le famiglie accedono agli Empori della Solidarietà per fare la spesa: possono trovare anche prodotti per l’igiene personale e della casa. Il patrimonio di punti va gestito dalla famiglia e quindi diventa uno strumento educativo e di responsabilizzazione.