In periodo di pandemia il gasolio per i motopescherecci costava appena 30 centesimi al litro. Prima di natale, 0.65, questa mattina 1,15. Dopo gli autotrasportatori anche i pescatori incrociano le braccia e si fermano ad oltranza per il caro carburanti. Guadagnano di più restando in porto
Questa mattina a Manfredonia, così come nel resto delle marinerie d’Italia, gli armatori hanno consegnato le licenze agli uffici marittimi di competenza.
A Manfredonia da ieri ha chiuso il mercato ittico e le ripercussioni potrebbero essere gravi. Nelle pescherie si trova solo prodotto da allevamento e soprattutto pesce importato dall’estero.
“Il caro gasolio – fanno sapere i pescatori – non permette più di sostenere l’attività di pesca e il comparto ha deciso di fermarsi. Guadagniamo di più restando fermi in porto. ll carburante è sempre in aumento. Noi lavoravamo, dall’inizio della pandemia, con il gasolio a 30 centesimi. Piano piano il costo è aumentato ed è arrivato ad 1 euro e 15 oggi. Più che raddoppiato se non triplicato. Ora le barche più grandi in mare consumano 2.500 euro al giorno rispetto alle 1000 di prima.