Roma, 28 febbraio 2022 – Putin porta avanti la minaccia nucleare: oggi, come da lui richiesto, le forze missilistiche e le flotte del Nord del Pacifico sono entrate in stato di allerta. Il ministro della Difesa Serghei Shoigu ha comunicato la presidente russo che “Le squadre russe di allerta dei posti di comando della Forza missilistica strategica e le flotte del Nord e del Pacifico sono passate all’allerta di combattimento rafforzata”, rende noto la Tass.
Stato di Allerta nucleare
Il generale Shoigu ha riferito a Vladimir Putin che, “in conformità con il suo ordine”, “i turni di servizio dei posti di controllo delle forze missilistiche strategiche, delle flotte del nord e del Pacifico e del comando dell’aviazione a lungo raggio” sono entrate nella modalità di allerta svolgendo i propri compiti “con personale rinforzato”.
Cremlino: risposta a minacce britanniche
La scelta del presidente russo di mettere in allerta il deterrente nucleare della Russia è una risposta alle minacce della ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, che aveva parlato di un sostengo all’Ucraina con “volontari” britannici. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: “Vi sono state dichiarazioni inaccettabili fatte da diversi esponenti occidentali su possibili scontri fra Nato e Russia”. “Dichiarazioni i cui autori non intendo svelare, sebbene si tratti del ministro degli Esteri britannico”.
Cosa sono le forze di deterrenza strategiche
E’ il potenziale bellico nucleare su cui la Russia conta per esercitare deterrenza a una aggressione, o per respingere un’invasione. Un sistema difensivo basato su diversi tipi di armi, fra cui quelle nucleari. Nelle Forze di deterrenza troviamo le Forze strategiche difensive e offensive.
Le Forze strategiche offensive comprendono le Forze nucleari strategiche (Icbm, bombardieri e missili di precisione a lunga gittata) e altre Forze missilistiche strategiche. In questo sistema sono inclusi sistemi nucleari e non, come bombardieri, sottomarini, unità navali armate con missili da crociera e i missili ipersonici, come Kinzhal (balistico) e Zirkon (da crociera).
Le Forze strategiche difensive invece poggiano su sistemi pronti al combattimento in terra e in cielo, su strumenti delle forze di difesa aerospaziale, su sistemi di allerta per attacchi missilistici, sistemi di difesa missilistica, anti spazio e aerea. Non a caso il 19 febbraio, prima dell’inizio dell’invasione, Putin aveva seguito dal Centro di controllo del Cremlino una esercitazione delle Forze di deterrenza strategica a cui hanno partecipato anche le Flotte del Mar Nero e del Nord.
Nel Mar Nero
Intanto nella guerra contro l’Ucraina la flotta russa del Mar Nero ha rivendicato la distruzione di 6 navi da guerra ucraine, affondate al largo dell’isola dei Serpenti. L’isola era stata conquisstata in precedenza dalle truppe di Mosca.
Mosca possiede la bomba termobarica più potente al mondo
L’invasione dell’Ucraina per Vladimir Putin si sta rivelando più complicata del previsto, e il presidente russo ha iniziato a parlare di estreme conseguenze, fino oggi ad arrivare a mettere in allerta il sistema difensivo nucleare. Ma Putin non ha bisogno di ricorrere alle armi atomiche, scatenando così la terza guerra mondiale, è in possesso della carta FOAB, “Father of All Bombs” (“padre di tutte le bombe”), o in russo AVBPM, cioè la bomba termobarica più potente al mondo.
La terribile “Aviation Thermobaric Bomb of Increased Power” ha una potenza pari a 44 tonnellate di TNT, che raggiunge con circa 7 tonnellate di un nuovo tipo di esplosivo ad alto potenziale. E’ stata testata, guarda caso l’11 settembre 2007, venendo sganciata da un bombardiere strategico Tupolev Tu-160. Gli effetti sono devastanti: l’esplosione ha distrutto tutto nel raggio di 300 metri, cosa che la rende l’ordigno non nucleare più potente sulla terra.
La AVBPM (“Aviatsionnaya vakuumnaya bomba povyshennoy moshchnosti” traducibile in “Bomba aeromobile di elevata potenza che crea il vuoto”), è stata la risposta russa all’americana MOAB, “Mother Of All Bombs” (“madre di tutte le bombe”), pensata per sostituire diversi tipi di bombe nucleari di piccola taglia o per ottenere effetti simili, ma senza radioattività.
La statunitense “GBU-43 Massive Ordnance Air Blast bomb” però assicura una potenza pari a 11 tonnellate di TNT, quattro volte meno potente della versione russa. Testata nel 2003, è stat utilizzata dagli Stati Uniti la prima volta in Afghanistan nel 2017 per colpire una base dell’Isis nella provincia di Nangarhar.
La micidialità della FOAB è dovuta alla devastante esplosione i cui gas provocano un vuoto che disintregra tutto. Il generale russo Alexander Rukshin disse: “Tutto ciò che è vivo semplicemente evapora”.