Biscotti con la mazzetta all’ex sindaco di Cerignola, il Comune non è più parte civile. Insorge Dercole

“La legalità è un modo di essere, non un modo di dire”. L’ex amministratore si scaglia contro la decisione dell’ente di revocare la costituzione nel processo a Gerardo Biancofiore

Cinque anni fa, nel corso di una riunione a Palazzo di città, fu consegnata al sindaco Franco Metta, come regalo di natale, una scatola, apparentemente di biscotti, ma con dentro 20mila euro in banconote. Informata immediatamente la commissaria di pubblica sicurezza, Loreta Colasuonno, provvide a sequestrare il denaro e l’involucro e ad avviare un’indagine per risalire all’autore, o autori, del presunto tentativo di corruzione. A seguito dell’inchiesta furono arrestati gli imprenditori Rocco Bonassisa, che patteggiò una pena ad un anno  e dieci mesi di reclusione, e Gerardo Biancofiore, il cui processo è ancora in corso.

“Un giudizio, sempre rispettando il principio di garanzia della presunta innocenza fino a sentenza definitiva, nel quale, come è ovvio che sia in questi casi di plateale danno nei confronti di un’istituzione, il comune di Cerignola si costituì parte civile. Ora – afferma l’ex assessore della giunta Metta, Carlo Dercole – la nuova amministrazione ha deciso di revocare quella costituzione. Senza avvertire il dovere di spiegare la decisione, né con una nota, né con uno dei tanti posti con cui ogni giorno inondano i social. Perché? – si chiede Dercole -. Come mai una coalizione che ha fatto della legalità e della trasparenza il suo unico cavallo di battaglia in campagna elettorale rinuncia ad un dovere civico? Quali sono le ragioni per evitare, se Biancofiore dovesse essere condannato, che il Comune possa essere risarcito?”. 

“La legalità non è solo una dichiarazione – insiste l’ex amministratore – e non può essere relegata solo nei comizi. Va praticata sempre, anche quando ci sono in ballo relazioni personali e soprattutto in quelle familiari. Non è proprio morale affidare incarichi ad ex candidati in forma diretta o privilegiare parenti e affini. Mi piacerebbe conoscere l’opinione sulla mancata costituzione di parte civile dell’assessora Maria Di Bisceglia e soprattutto dell’assessora alla legalità Teresa Cicolella, che, mi auguro, possa combattere queste brutte prassi anche quando sono messe in campo all’interno dell’amministrazione di cui fa parte. La legalità è un modo di essere, non un modo di dire”, conclude Dercole. (In foto, Metta e Dercole; sullo sfondo, il Comune di Cerignola)



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