“Vieste ha dichiarato guerra alla mafia e i risultati si vedono. Siamo ormai un’isola felice, ma nel resto della provincia di Foggia non vedo mettere in atto le stesse pratiche che noi stiamo attuando da quasi dieci anni. Così la Capitanata non uscirà mai dalle sabbie mobili della criminalità”. Va giù duro il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, che plaude al gran lavoro di Procura, Prefettura e Forze dell’Ordine. “Siamo l’unica realtà foggiana dove ci sono i pentiti di mafia, siamo arrivati già a tre e ci aspettiamo altre importanti operazioni. Ma non basta. Serve un cambio di passo da parte del resto della provincia. Mi riferisco soprattutto a città importanti come la vicina Manfredonia, Foggia, San Severo. Vieste non può restare un caso isolato, si devono unire tutti gli altri centri dove la criminalità è peggiore della nostra”.
Nobiletti non vede la stessa determinazione nelle altre città. “Si, non vedo questa voglia di reazione che ebbe Vieste dieci anni fa. Vedo che non si va oltre le manifestazioni con don Ciotti o chi per lui. Al di la dei cortei formati da ragazzi non vedo la parte pulsante delle città, non vedo gli imprenditori o i commercianti alzare la voce. C’è molta diffidenza, forse per paura o perché non si ha voglia di affrontare il problema. In Capitanata c’è la mafia, ma non è un territorio mafioso, ecco perché bisogna reagire anche nel resto della provincia. È brutto vedere la provincia di Foggia sempre nei bassifondi delle classifiche nazionali sulla qualità della vita”.