Arresto bis per l’ex sindaco di Foggia, Franco Landella – come anticipato ieri da l’Immediato – ma anche per altri quattro indagati nell’inchiesta sul presunto giro di tangenti in Comune. La Procura chiede che siano condotti in carcere l’imprenditore edile Paolo Tonti, gli ex consiglieri comunali di maggioranza Dario Iacovangelo e Antonio Capotosto, e Daniela Di Donna, moglie dell’ex sindaco e dipendente comunale. L’accusa ha impugnato sia la prima ordinanza che negava il carcere, sia quella della reimmissione in libertà. Se il Riesame darà ragione ai pm, toccherà poi alla Cassazione pronunciarsi per la decisione definitiva. Dopo l’udienza di ieri l’altro, i giudici baresi si sono riservati e l’esito potrebbe arrivare non prima di qualche settimana.
Nel ricorso, che si sta discutendo in questi giorni, la Procura di Foggia ha ribadito le proprie ragioni sostenendo che – riporta Ansa – “per tutti gli indagati è elevatissima la possibilità di orientare a loro favore le ricostruzioni dei fatti che potranno essere veicolate dai funzionari comunali e da imprenditori, alla luce dei rapporti che gli indagati hanno intessuto”. I difensori degli indagati chiedono che l’appello della Procura sia rigettato perché le esigenze cautelari sono cessate, considerato anche che il Consiglio comunale è stato sciolto (in via ordinaria) il 25 maggio scorso e che il sindaco era già dimissionario per la crisi politica all’epoca dell’arresto. La Procura ha rinunciato all’appello contro la scarcerazione di Leonardo Iaccarino, ex presidente del Consiglio comunale, “pentito” della politica foggiana e principale accusatore di Landella. (In alto, Landella e la moglie Di Donna; sotto, Iacovangelo, Capotosto e Tonti)