Nel Fermano un beneficiario per 11 mesi del reddito di cittadinanza è risultato essere proprietario di otto terreni coltivati nella provincia di Foggia (uliveti, vigneti e mandorleti), non indicati nell’autocertificazione. È uno dei casi scoperti e segnalati dai finanzieri del Comando provincia di Fermo che hanno individuato 27 casi di indebita percezione di varie misure di sostegno economico, concesse dallo Stato ai cittadini più bisognosi, per complessivi 70mila euro. L’operazione ha impedito anche l’erogazione indebita di ulteriori 80mila euro.
Con la supervisione dell’autorità giudiziaria e la costante collaborazione dell’Inps, in particolare hanno individuato 25 persone che fruivano illegittimamente del reddito di cittadinanza, utilizzando dati falsi. Tra i requisiti mancanti ai percettori del reddito di cittadinanza quello della cittadinanza: alcune persone controllate, non di origine italiana, non possedevano al momento della presentazione dell’istanza un permesso di soggiorno idoneo per l’ottenimento del sussidio. Altri non avevano il requisito della residenza, non essendo stati residenti in Italia per un periodo complessivo di dieci anni; in quattro sono risultati irreperibili.
Tra le irregolarità anche errate informazioni autodichiarate relative al nucleo familiare beneficiario, come l’esattezza della sua composizione o l’attività lavorativa svolta dai suoi appartenenti. Tra i vari casi anche quello del proprietario terriero che percepiva il sussidio.
Percettore del sussidio era appannaggio di un cittadino di origine albanese che aveva omesso di comunicare gli incrementi reddituali intervenuti nel tempo. Durante i controlli su istanza di patrocinio di cause a spese dello Stato, è stata segnalata alla Procura di Fermo una persona di origine tedesca che aveva omesso di indicare parte del reddito del nucleo familiare. (ANSA).