“E’ una favola a cui manca il lieto fine”, recita il Quotidiano del Sud dell’altro ieri a firma Antonio Mutasci sull’incredibile storia dell’ex Matera Giovanni Di Lorenzo, il terzino destro della Nazionale di Roberto Mancini che questa sera insieme ai suoi compagni proverà a regalare la gioia europea al popolo italiano che manca dal 1968. E pensare che Di Lorenzo neanche doveva esordire in biancazzurro nella Città dei Sassi: la storia, conosciuta da pochi, narra che Saverio Columella inizialmente non lo conoscesse quanto l’allora direttore sportivo Mariano Fernandez, che se lo tenne in casa per qualche settimana prima di convincere il proprio presidente a puntare su di lui. Il toscano di Castelnuovo di Garfagna, provincia di Lucca, non ha di certo tradito le attese del ds argentino, portando in dote al patron altamurano anche un bel gruzzoletto al momento della vendita all’Empoli.
Il cambiamento tattico con relativa esplosione e l’inizio del percorso che lo ha portato al Napoli e in Nazionale, invece, lo deve a Pasquale Padalino, che nel 2015 sedette sulla panchina del Matera dopo le cinque partite iniziali di Davide Dionigi: “Con Di Lorenzo ci sono state due fasi del rapporto professionale – ha detto di lui l’ex tecnico biancazzurro natio di Foggia -. Lui giocava da centrale di destra in una difesa a 3 e al mio arrivo ho visto che aveva questa propensione nel gioco in avanti, ma anche che era un po’ frenato perché era un po’ un cavallo pazzo. Gli parlai dicendogli che avevo l’intenzione di spostarlo in fascia, una cosa che lui prese in maniera positiva. Da quel momento rimase come terzino”. Con Gaetano Auteri in panchina, invece, Di Lorenzo si guadagna la licenza di offendere in avanti, con tante scorribande offensive a deliziare il XXI Settembre: “Quando lo vidi la prima volta chiesi ai miei collaboratori cosa ci facesse in Serie C un elemento del genere” dirà di lui il tecnico di Floridia. Poi l’Empoli, il Napoli, la Champions League giocata in grande stile ad Anfield, annullando Mané sulla propria fascia di competenza, fino ad arrivare a Wembley, teatro dei sogni inglesi in cui gli Azzurri proveranno a “scippare” la Coppa Europea sotto il naso della Regina. Comunque vada, è già un successo: dal XXI Settembre di Matera a Wembley, Londra. Meglio di così…