Dopo quattro giorni dalla sconfitta contro il Catanzaro, il Foggia tornerà in campo domani alle 20:30 al “Partenio Lombardi” contro l’Avellino. I precedenti tra i rossoneri e i biancoverdi sono sempre stati infuocati, soprattutto per la rivalità che intercorre tra le due tifoserie. Sicuramente, però, nella mente di tutti i supporters scorrono ancora le immagini della finale playoff della stagione 2006-2007.
Foggia e Avellino si contendono un posto in cadetteria e, complici alcuni infortuni nei “lupi” e la gara d’andata terminata 1-0 per i pugliesi, i pronostici vedono i satanelli favoriti. “Avevamo preparato bene la partita ed eravamo davvero convinti di poter vincere”, confessa David Mounard, protagonista indiscusso di quell’annata, ai microfoni de l’Immediato.
La gara segue il copione che tutti si aspettano: l’Avellino non arriva quasi mai dalle parti di Marruocco, portiere rossonero, mentre gli ospiti guidati da Fulvio D’Adderio sfiorano più volte il vantaggio. Il Foggia vede concretamente la Serie B a cinque minuti dal termine, quando sullo 0-0 un calciatore biancoverde, Ametrano, si fa espellere. Ma è solo una breve illusione, poiché all’89’ da fuori area, al volo, Gonzales Rivaldo porta in vantaggio i padroni di casa con un gol strepitoso. “Al gol di Rivaldo mi è crollato il mondo addosso, perché ero già sicuro di aver centrato la Serie B”, racconta Mounard.
I tempi regolamentari terminano 1-0 e il verdetto sulla vincitrice dei playoff è affidato ai supplementari. I rossoneri entrano in campo molto nervosi e Zanetti raggiunge subito gli spogliatoi dopo un brutto fallo in area e la relativa espulsione decretata dall’arbitro Tommasi. Dal dischetto si presenta Biancolino che trafigge Marruocco e fa esplodere i campani presenti sugli spalti. La gara non finisce qui, perché pochi minuti dopo anche Moi viene espulso. Il rigore, questa volta, è calciato da Evacuo che con molta freddezza porta l’Avellino sul 3-0. I campani sono in Serie B.
Al Foggia, invece, rimane solo un mucchio di rimorsi per una promozione persa a due minuti dal termine della gara. Ancora oggi, per i tifosi rossoneri quella finale è una ferita aperta, soprattutto perché per tutta la gara Mounard, nonostante fosse uno dei migliori calciatori in rosa, non fu schierato. “Dopo la finale c’è stata una brutta lite con D’Adderio, fu lui la causa della sconfitta”, racconta proprio l’ex calciatore rossonero a l’Immediato.
Il francese è lo straniero che ha indossato più volte in assoluto la casacca del Foggia e quella partita costituisce una delle fasi più amare della sua carriera, come da lui precisato: “Quella finale è il più grande rimpianto della mia esperienza da giocatore. Sono affezionato a Foggia, è la piazza che mi ha portato ad essere conosciuto in Italia e la porterò sempre nel cuore. Foggia è casa mia”.
Corsi e ricorsi storici che, però, potrebbero ripresentarsi anche quest’anno. Foggia e Avellino sono in piena zona playoff e il caso non esclude una finale analoga a quella del 2007. Sicuramente sarà molto difficile e la partita di domani sarà fondamentale per il percorso di entrambe le formazioni.