Scene di devastazione a Monte Sant’Angelo. Nella notte, ignoti hanno incendiato tre compattatori e tre mezzi della ditta Tecneco, azienda colpita da interdittiva antimafia lo scorso 13 novembre. Decisione poi confermata dai giudici del Tar. Il rogo ha distrutto buona parte del centro conferimento rifiuti, tre compattatori e tre camion sono infatti ridotti in cenere. Per la Tecneco è solo l’ennesimo di numerosi attentati subiti nel corso degli ultimi anni.
Prima dell’interdittiva spiccata dal prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, l’azienda operava nel settore della gestione dei rifiuti soprattutto nell’area garganica e lungo il Basso Tavoliere. Una società che negli ultimi anni è stata spesso colpita da atti criminali, in particolare attentati a mezzi e strutture. A ottobre 2020 si era verificato un altro incendio a Monte Sant’Angelo, mentre nel febbraio precedente ignoti avevano appiccato un rogo ad alcuni mezzi situati a Carpino. Prima ancora, era stato devastato un deposito della ditta a Chieuti. A Monte Sant’Angelo era stata anche incendiata l’auto di un dipendente. Sull’attentato di questa notte indagano i carabinieri.