La direzione della ASL Foggia ha accolto con positività la notizia del ritrovamento della vettura utilizzata dalla Unità Speciale di Continuità Assistenziale (U.S.C.A.), rubata due giorni fa a San Severo. È, però, una soddisfazione amara perché, nonostante il lavoro encomiabile delle forze dell’ordine che ha permesso il ritrovamento pressoché immediato del mezzo, il furto ha inevitabilmente creato difficoltà organizzative. L’autovettura, infatti, essendo stata manomessa, ha richiesto un intervento di sistemazione delle componenti meccaniche e elettriche danneggiate. Per di più, non è stato ritrovato lo zainetto in dotazione ai medici, contenente i farmaci e i dispositivi tecnologici indispensabili per assicurare l’assistenza a domicilio ai pazienti positivi al COVID-19.
Un furto del genere, inoltre, mette a rischio anche la salute di coloro che lo hanno compiuto e dei loro contatti stretti: i mezzi delle U.S.C.A. infatti, essendo destinati ad interventi su casi positivi COVID 19, devono essere obbligatoriamente sanificati dopo ogni utilizzo, per evitare la diffusione dei contagi.
“Quella che oggi siamo chiamati a combattere – dichiara il direttore generale Vito Piazzolla – non è solo una battaglia per la salute. Rubare mezzi e strumenti che rappresentano non solo un bene specifico della ASL Foggia o di Sanitaservice, ma dell’intera comunità, è un attacco allo Stato civile. Questo furto, con le conseguenze ad esso collegate, non ha danneggiato solo l’immagine del nostro territorio, ma il diritto alla salute che la Regione, la ASL, Sanitaservice e tutti i medici delle U.S.C.A., invece, vogliono tutelare a ogni costo. E seguiteremo a farlo, in difesa di tutte le persone che vivono in provincia di Foggia e che meritano si continui ad assicurare l’assistenza con l’impegno e il senso di responsabilità di sempre. È per questo che ringraziamo i medici delle U.S.C.A. e tutta la Medicina Generale per il grande contributo che continuano ad assicurare nella gestione della pandemia”.