Anche se con una cerimonia sobria e ristretta, questo pomeriggio alle 17.30, il sindaco di Foggia, Franco Landella, deporrà una corona nel Giardino della memoria in ricordo della tragedia di viale Giotto, costata la vita a 67 cittadini Foggiani l’11 novembre del 1999, quando la palazzina del civico 120 si sgretolò in meno di un minuto in piena notte. Il programma, ridotto a causa della pandemia in corso, prevede per domani alle 10 la deposizione di una corona nel sacrario Vittime di viale Giotto situato all’interno del cimitero cittadino.
“L’emergenza da Covid-19 non scalfisce il ricordo della più grande tragedia che ha subito Foggia dal secondo dopoguerra – afferma il primo cittadino, Franco Landella –. Un legame che si rinnova ogni anno per una città che venne ferita nell’animo da un evento disastroso, ma che al contempo mostrò il cuore generoso di tanti nostri concittadini che si prodigarono nell’affannosa e disperata ricerca di persone sepolte sotto le macerie. Per giorni interi e senza sosta Vigili del fuoco, forze di polizia e numerosi volontari scavarono con l’ausilio di mezzi e pale ma anche a mani nude, incuranti della fatica e della stanchezza.
In quella tragica notte vennero spazzati via i sogni e le speranze di molti ragazzi, la gioia di vivere di tanti figli e genitori che non hanno potuto più riabbracciare i propri cari. Passano gli anni ma Angela, Lorenzo, Antonio, Maria, Daniela, Anna Milena, Maria Assunta, Fernando, Rocco, Francesca, Valentina, Paolo, Maria Rosaria, Maria Giovanna, Palmina, Raffaele, Michele, Assunta, Mattia, Matteo, Raffaele, Antonio, Addolorata, Aldo, Savino, Giovina, Domenico, Luigi, Maria, Aldo, Michele, Marianna, Addolorata, Walter, Vincenzo, Nina, Michele, Norina, Antonio, Lucia, Piersilvio, Daniele, Savino, Maria, Pasquale, Roberto, Margherita, Maria, Giovanni, Leonardo, Maria, Dario, Sabrina, Luciana, Pino, Michela, Pasquale, Alfredo, Matteo, Pasquina, Marilina, Michele, Antonio, Francesco, Valentina, Concetta e Luisa resteranno sempre nel ricordo dei loro cari e dell’intera comunità Foggiana”.