Assenti i gravi indizi di colpevolezza. È tornato così in libertà Manlio Cassandro, noto agronomo di Barletta, finito in carcere nella maxi inchiesta “Grande Carro” di DDA e carabinieri contro la mafia foggiana. È quanto stabilito dal Tribunale del Riesame (presidente Romanazzi, relatore Caramia) che ha accolto il ricorso degli avvocati del professionista. Cassandro è ritenuto una sorta di “re” dei Psr, firmatario di moltissime richieste di agevolazioni presentate negli ultimi mesi.