Michele Emiliano conferma i dati delle proiezioni e stacca Raffale Fitto con il 46,8% (861mila voti). Il candidato unitario di centrodestra, in Puglia, si ferma al 38,8 (714.515). Antonella Laricchia del M5S supera di poco l’11% (204mila voti), mentre Ivan Scalfarotto (Italia Viva) l’1,60% (29.400 voti). Questi i risultati, invece, degli altri candidati: l’ex cinquestelle Mario Conca (0,88 per cento), Nicola Cesaria (0,39%), Pierfranco Bruni (0,17) e Andrea D’Agosto (0,13).
Emiliano si impone in tutte le province, tranne a Brindisi dove si ferma al 40% (Fitto vince con il 43%). Nel Barese il presidente riconfermato, con il supporto del sindaco Antonio Decaro, raggiunge il risultato più alto, superando il 51% (Fitto si ferma al 33,6%). Più di 10 punti percentuali anche nella Bat (47-36). Mentre a Foggia il distacco è più risicato: Emiliano e le liste racimolano 111mila voti, pari al 44% delle preferenze, mentre Fitto si ferma a 105mila (41%).
Il Pd si conferma il primo partito con 286mila voti, seguito da Fratelli d’Italia (210mila). Subito dietro il Movimento 5 Stelle (163mila), tallonato dalla Lega (159mila), Forza Italia (147mila) e Con Emiliano (110mila). Lo scenario dei partiti in provincia di Foggia combacia con quello regionale, salvo che per il distacco risicato tra Lega e Fratelli d’Italia (entrambi intorno all’11 per cento).
Gli eletti in Capitanata
Il centrosinistra dovrebbe avere 5 seggi, 2 sicuramente al Partito democratico, che con oltre 41mila voti e il 18,50% è il primo partito della provincia, uno alla lista Con al 5,36%, l’altro a Senso Civico con 4,89% e un altro forse ai Popolari per la Puglia col 4,11%, ma bisognerà vedere le percentuali di tutte le province. Sembra invece persa la partita dei pizzarottiani di Italia in Comune che potrebbero non superare a livello regionale il 4%. Non l’hanno superato sicuramente in Capitanata fermi, quando mancano circa 30 sezioni, a 9.237 consensi, pari al 3,93%.
Chi sono gli eletti? È una marea di voti quella tributata all’assessore regionale Raffaele Piemontese, che ha già 16.134 preferenze. Il secondo al momento è ancora una volta Paolo Campo con 3958 (ma mancano 133 sezioni), terza la cerignolana Teresa Cicolella, la vera trionfatrice nella città mascaniana.
Quando mancano 133 sezioni Antonio Tutolo ha ottenuto 7.326 preferenze e può far le valigie per Bari. Questa notte ha già ringraziato i lucerini e quanti anche negli altri Comuni lo hanno votato. Molto staccato Rino Pezzano, sostenuto da Angelo Riccardi.
In Senso Civico è eletto il sindacalista della sanità Gino Giorgione, mentre attendono gli esiti per una lotta all’ultimo voto i cassaniani Antonio Squarcella e Sergio Clemente.
Nel centrodestra Forza Italia, differentemente dalle proiezioni, scivola in Capitanata al quarto posto, dove i dati non ufficiali raccontano di un grande boom foggiano per Danilo Maffei e di un dominio di Paolo Dell’Erba. Ad Apricena infatti, Fitto ha avuto percentuali bulgare.
Gli eletti sono comunque 2 nel centrodestra: il meloniano Giannicola De Leonardis, che stacca molto Antonio Giannatempo e il leghista Joseph Splendido, che con i 2mila voti foggiani di Franco Landella e gli altri vince la sfida rispetto a Luigi Miranda e Cristiano Romani, vera spina nel fianco di Giandiego Gatta, che dopo 10 anni potrebbe abbandonare il consiglio regionale. La sua posizione è in bilico, si attendono calcoli e incastri. Dovrebbe avercela fatta, invece, Rosa Barone, ma è molto deludente il suo risultato personale.