“Ligabue cantava: tutti vogliono viaggiare in prima e che il viaggio non finisca mai. Ma purtroppo la vita non va sempre come noi vorremmo”. Inizia così lo struggente messaggio di Carmela, compagna di Rocco Augelli, l’ex attaccante del Vieste deceduto alla fine di una dura battaglia contro una grave malattia. Oggi i funerali a San Giovanni Rotondo.
Carmela aveva anche avviato una raccolta fondi per sostenere le cure del suo amato Rocco. “Come in una partita di calcio, quando tu ti senti in forma, ti sei allenato per una settimana, hai curato ogni dettaglio, e al 33esimo il tuo avversario ti fa un’entrata da cartellino rosso diretto che ti spezza una gamba e in un secondo decide che la tua carriera da calciatore finisce lì. Tu esci dal campo, la partita invece continua lo stesso per gli altri, fino al 90esimo.
E così é stato per te, per la tua malattia. Per noi che rimaniamo, é doloroso, avremmo voluto viverti per altri 100 anni. Per te questi sono giorni di festa, finalmente da ieri ti é tornato il sorriso, quel sorriso che non vedevo sul tuo viso da quasi due anni.
Finalmente sei libero dalla sofferenza e su questo pensiero mi aggrappo per superare il vuoto in cui sprofondo. Mi hanno detto che tu sei già sul prato del Signore e che sei stato chiamato per guidare ed allenare dei ragazzi poco disciplinati.
Ecco perché a dicembre di due anni fa, dopo aver scoperto la malattia, tu imperterrito hai voluto fare l’esame che ti abilitava a fare l’allenatore.
Forse sapevi già che saresti stato chiamato da lì a poco, superando tutte le categorie, niente prima categoria, promozione o eccellenza.
Tu sei stato chiamato direttamente in Serie A, del cielo.
Con questo pensiero, volevo dirti grazie, grazie per tutto quello che mi hai trasmesso, per tutto quello che mi hai insegnato, per tutto quello che mi hai dato.
Mi hai promesso che sarai sempre con me, ovunque io vada. Le promesse si mantengono e so che lo farai, anzi, l’hai già fatto ieri.
Grazie te lo dico anche da parte di tutti, senza volerlo hai cambiato la vita delle persone, hai ricucito rapporti chiusi da tempo, hai dato valore alle piccole cose, hai insegnato a tutti la resilienza, il coraggio, la capacità di adattarsi a quello che la vita ci pone davanti.
Grazie per la tua umiltà, per il tuo esempio, per la battuta sempre pronta che avevi.
Hai fatto cose fuori dall’ordinario e sono sicura che lo continuerai a fare.
Mi piace pensare che la vita non finisce in una bara, la vita si trasforma, cambia e ricomincia.
Buon viaggio amore mio, ti porterò sempre con me”.