Tra le tante conseguenze della mancata approvazione di questa notte in consiglio regionale della doppia preferenza c’è anche il salvataggio di Pier Luigi Lopalco. Se il consiglio fosse andato avanti sarebbe passato l’emendamento che ne sanciva l’incandidabilità estesa anche ai presidenti di Asp e di altre postazioni di sottogoverno. L’emendamento presentato dai pentastellati aveva avuto il consenso di 9 consiglieri di maggioranza col voto segreto. Da qui la necessità da parte di Emiliano, consultatosi con Paolo Campo capogruppo dem, di interrompere la seduta.
Ora tocca al governo. In queste ore sono circolate diverse voci, secondo cui un intervento riparativo sulla doppia preferenza necessiterebbe di 60 giorni per la ratifica e poi di una nuova data di indizione delle elezioni, che potrebbero slittare a novembre.
A l’Immediato, però, l’onorevole Michele Bordo sana ogni dubbio. “La disposizione del Governo, se ci sarà, avrà immediata esecutività”.