
C’è molta Capitanata nell’apertura della campagna elettorale di Ivan Scalfarotto candidato alla presidenza della Puglia per Italia Viva, Azione e Più Europa nell’anfiteatro di Barletta. Il parlamentare renziano, accompagnato da Maria Elena Boschi, Teresa Bellanova, Benedetto Della Vedova e in collegamento da Carlo Calenda, ha ripercorso la sua storia di pugliese adottivo, quando a 3 anni arrivò in Puglia in un torrido agosto. “A Foggia già nel 1968 c’era una scuola montessoriana, ho continuato nel mio piccolo liceo classico il Vincenzo Lanza. In Puglia mi sono formato per poi andare via a Napoli, a Londra, in Russia, come tanti pugliesi che vanno via e ritornano o vanno via e non tornano più”.
Ha citato Manfredonia, rappresentata in apertura dall’operatrice sociale Noemi Frattarolo, figlia di grossi latifondisti sipontini e prossima candidata in provincia di Foggia nelle fila di Italia Viva.
Ha citato anche Vieste e il Gargano dove si guadagna solo 4 mesi l’anno e “ci sono solo problemi e non opportunità”.
“Una Regione senza assessore alla Sanità per 5 anni è un unicum in Italia. Emiliano si è occupato di salute nei ritagli di tempo. Nessuno si è occupato della salute dei pugliesi”, ha evidenziato Scalfarotto.
A Maria Elena Boschi il compito di spiegare il motivo della avversione verso Emiliano. Son tornate le vecchie ruggini, il no Tap, il no alla eradicazione degli ulivi malati, la politica di Emiliano contro il governo Renzi.
Teresa Bellanova invece è stata colei che ha avuto la dialettica più convincente. “Qual è il centrosinistra? Quello che prende personaggi usurati della destra senza condividere i programmi? Si dice che Emiliano ha vinto le Primarie, ma le Primarie erano tutte interne al PD e adesso chi le ha disputate non trova neppure posto nelle liste del partito”, ha detto riferendosi ad Elena Gentile, la sua vecchia amica in lotta con il PD di Piemontese.
“Ivan è la vera alternativa ad un centrodestra a trazione leghista e a quello di Emiliano alleato del sindaco di Nardò, simpatizzante di CasaPound”.
Ivan Scalfarotto dal suo canto ha cominciato la sua corsa, sotto Bari è quasi ignoto e dovrà farsi conoscere non poco.
“Parte ufficialmente la mia campagna elettorale.
Inizia con entusiasmo, con l’ambizione di costruire comunità, con la voglia di combattere il populismo ed essere i riformisti che la Puglia merita. Occorre una visione strategica del futuro.
Basta trascurare la sanità, basta con il contrasto tra ambiente, lavoro e salute. Costruiamo una Puglia nuova, energica, insieme”.