“Mettiamo fine ad un triste teatrino, Cristino ha snaturato l’originario progetto politico”. Così si esprime il segretario cittadino della Lega di Lesina, Franco Pegoli.
“Non c’è nulla di turpe in una cicatrice se è stato il coraggio ad usarla. E la Lega quel coraggio ce l’ha. Il coraggio di puntare in alto e di ambire a scrivere una politica diversa per le nostre comunità, fatta di slanci e di grandi ambizioni, di crescita e di sviluppo. Un anno fa abbiamo sognato in grande, forse troppo. Ma non c’è mai un troppo quando si è convinti di meritarlo. E Lesina merita il meglio. Ha tutte le potenzialità per raggiungerlo. Se avessimo voluto accontentarci di vecchi modus operandi di gestire la cosa pubblica, fatti di orticelli e di privilegi di pochi, probabilmente saremmo ancora seduti su una comoda poltrona, maggioranza o opposizione che sia. Ma avremmo semplicemente trascinato un governo ormai immobile ed eterodiretto, snaturato rispetto al progetto originario per il quale abbiamo speso energie ed entusiasmo. Altra cosa rispetto a ciò che si aspettava e meritava la comunità. E non ce lo saremmo mai perdonato”.
E ancora: “Chi oggi grida allo scandalo, si rammarica solo di aver perso potere e gestione. Elementi che alla Lega non interessano, il partito di Salvini lo ha sempre dichiarato, e a più riprese ha dimostrato di non aver paura di andare a casa se ciò che contribuisce a tenere in vita non è finalizzato al bene pubblico. Come in questo caso”, ha detto in una lunga nota, che prosegue: “Ciononostante, per amore di verità va detto che nelle ultime settimane abbiamo provato in tutti i modi a ricomporre la frattura col sindaco, piombata addosso alla nostra forza politica, che più di tutte aveva contribuito alla vittoria di Roberto Cristino un anno fa, in maniera incomprensibile e ingenerosa con l’improvvisa defenestrazione di un nostro assessore, eletto tra i più suffragati, che grande impegno stava profondendo per centrare obiettivi amministrativi fondamentali e di prospettiva. Il sospetto che stesse cominciando a prender forma un disegno diverso dal progetto originario, visibile nei volti e negli atti politici del sindaco, sempre più eterodiretto, ci ha portato a concludere l’opera e a lasciare ogni poltrona fino a qual momento da noi ancora occupata”.
Come spiega sono seguiti giorni di contatto difficili con un primo cittadino sempre meno riconoscibile. “Abbiamo esperito tutti i tentativi possibili per ricomporre un dialogo che fosse teso a ripristinare quel progetto politico sul quale solo un anno fa i lesinesi ci avevano onorato della loro fiducia. Il disinteresse per tutto ciò che è mera gestione, mero potere, ci ha finanche portati finanche a proporre un appoggio esterno all’amministrazione. Ad una condizione però: che si tornasse a perseguire il programma di governo originario. L’evoluzione odierna degli eventi racconta che anche quell’ultimo tentativo è fallito”.
Pegoli conclude con rammarico: “Non siamo abituati a tradire chi ci dà fiducia. Siamo uomini e donne dalla schiena dritta, che non temono di andare fino in fondo se il fondo è cosa giusta, se il fondo è l’unica strada per segnare un nuovo inizio. E Lesina merita di tornare a vedere una splendida alba, giammai di accontentarsi dei peggiori dei tramonti”. (In alto, foto di archivio con al centro Cristino e l’europarlamentare Casanova)