In questi giorni di emergenza sanitaria, i controlli dei carabinieri non si concentrano solo sulle verifiche finalizzate al rispetto delle misure anti Covid-19, che evidenziano il comportamento dei cittadini non in linea con le direttive governative in atto, (in particolare sulla permanenza nel proprio domicilio), ma anche su altri fronti. In questo caso i carabinieri del NAS di Foggia, nel corso di serrate ispezioni ai rivenditori delle tanto agognate e introvabili mascherine, esaurite da tempo in tutti i punti vendita autorizzati, hanno effettuato, nella giornata di ieri, un controllo in una farmacia di un paese nel nord della Capitanata, dove erano stati posti in vendita i citati dispositivi di protezione individuale privi di marchio “CE”, di tracciabilità e di indicazioni di legge in lingua italiana (erano presenti solo indicazioni in lingua cinese).
Pertanto i carabinieri hanno proceduto al sequestro amministrativo di ben 310 mascherine di protezione naso-bocca non conformi per un valore stimato di 1.400 euro e comminato al titolare della farmacia 2 sanzioni amministrative per un totale di 7.032 euro.
Il Comando provinciale dei carabinieri coglie “l’occasione per evidenziare che la richiesta straordinaria degli specifici prodotti protettivi in questo periodo storico ha alimentato forme più variegate di truffe e manipolazioni varie alle quali i cittadini devono porre la massima attenzione, anche in virtù del fatto che non è sporadico il coinvolgimento di professionisti del settore”.