Nella nuova ordinanza del governo per l’emergenza coronavirus “resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona”.
Le nuove misure, che si sommano alle esistenti, sono valide dal 21 marzo al 25 marzo, quando scade il Dpcm che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi.
I passaggi dell’ordinanza
Vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.
Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
La nota del Comune di Foggia
Dichiarazione dell’assessore alle Attività Economiche del Comune di Foggia, Sonia Ruscillo: “Dopo l’ultimo, tragico, bollettino della Protezione Civile che vede innalzarsi esponenzialmente il numero di contagi e di vittime su tutto il territorio nazionale, mi preme ribadire alcuni basilari atteggiamenti e accortezze comportamentali per cercare di scongiurare il pericolo di contagio da Covid-19. L’imperativo categorico è quello di non uscire se non per esigenze indifferibili e di evitare qualsiasi spesa superflua.
È fondamentale che la spesa venga fatta da un solo membro per famiglia, evitando inutili assembramenti nei supermercati o negozi di quartiere; limitiamo le passeggiate con i nostri amici a quattro zampe al tempo necessario per i loro bisogni (ricordandoci sempre che i nostri animali da compagnia non sono portatori di contagio); evitiamo visite inutili a parenti o amici con i quali possiamo comunicare con tutti i mezzi tecnologici. a nostra disposizione; non è necessario fare jogging o sport all’aria aperta, basta un po’ di ingegno in casa per evitare dannose uscite e assembramenti nei parchi cittadini; se è indispensabile usare l’auto, ricordarsi che è sconsigliato trasportare passeggeri.
Chiaramente, indossare sempre mascherine e guanti e lavarsi spessissimo le mani. Nella nostra città, sindaco e Forze dell’Ordine stanno lavorando incessantemente affinché tutte le regole, comprese quelle suggerite dal buonsenso, vengano rispettate, ma c’è bisogno dell’aiuto concreto e tangibile di tutti! Non bastano gli slogan o gli hashtag: ora è il momento di agire tutti insieme e remare tutti insieme nella stessa direzione. Altrimenti ogni sforzo sarà vanificato dalla superficialità, dall’ignoranza, dall’arroganza e dalla stupidità di pochi a scapito di molti, rispettosi delle regole e della salute, propria e altrui. E questo sia di monito ai cittadini e agli stessi esercenti di commercio. A questo proposito, in qualità di assessore alle Attività Economiche, in riferimento alle polemiche nate sui social e riverberate da alcune testate locali, mi preme sottolineare che i forni devono limitarsi alla sola vendita di prodotti della panificazione (codice ATECO 10.71.10); da questo risulta evidente che siano esclusi prodotti di pasticceria e pizza al taglio, non essendo questi ultimi prodotti di prima necessità e che potrebbero indurre il fruitore a recarsi nel panificio più volte al giorno”.