La squadra mobile di Foggia appartenente alla I sezione Criminalità Organizzata “Gruppo Foggia” e al “Gruppo Falchi” ha tratto in arresto in flagranza di reato due giovanissimi ragazzi appena diciottenni residenti a Foggia, incensurati, ritenuti responsabili del reato di estorsione ai danni di un esercizio commerciale foggiano.
Un importante risultato conseguito in tempi strettissimi grazie alla collaborazione attiva delle vittime che si sono rivolti alle istituzioni, denunciando alla Polizia la richiesta estorsiva subita, che con un indagine “lampo”, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha reso possibile l’arresto in flagranza di reato dei due estorsori .
In particolare, lo scorso primo dicembre, uno dei titolari dell’attività commerciale nel rincasare aveva trovato posata sul proprio portone una busta da lettere contenente una missiva minatoria richiedente a titolo di “polizza assicurativa” una somma di 200 euro mensili per evitare di subire ritorsioni. Sempre nella lettera veniva specificato che l’emissario si sarebbe presentato presso il locale per il pagamento simulando l’acquisto di 5 buste per lettere.
In effetti, nel corso della serata del 5 dicembre scorso, gli operatori della squadra mobile di Foggia hanno notato un giovane entrare nel negozio e ritirare le 5 buste per lettere, all’interno delle quali erano state inserite 2 banconote da 100 euro.
Il giovane all’uscita dal negozio, oltre al suo complice, ha però trovato i poliziotti che hanno subito fermato i due ragazzi sul posto, mentre stavano controllando il contenuto delle buste.
Le successive operazioni di perquisizione dei due autori del reato, hanno permesso di rinvenire e sequestrare addosso a uno dei due ragazzi un tirapugni ed un coltello. I giovani malviventi sono stati arrestati e condotti in carcere.
Anche questa operazione conferma il rischio di infiltrazione criminale all’interno delle fasce di età più giovani di questa provincia, spesso coinvolte nella commissione di delitti di particolare gravità. In questo caso la collaborazione della vittima di richieste estorsive ha consentito, in perfetta sinergia con l’attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura della Repubblica, una rapida ed efficace risposta a tale fenomenologia delittuosa.