Nove anni e sei mesi per l’ex direttore generale della Casa Divina Provvidenza, Dario Rizzi. È la richiesta più altra fatta dal pm della Procura di Trani, Silvia Curione, nell’ambito del processo a carico di 12 persone per il crac delle cliniche di Bisceglie, Foggia e Potenza. Nell’estate del 2015 vennero arrestate dieci persone ritenute responsabili del buco da oltre 500 milioni di euro del Don Uva.
Insieme a Rizzi, sono stati chiesti 6 anni e 6 mesi per suor Assunta Puzzello (allora ai vertici dell’ente insieme al dg) e 4 anni e 6 mesi per l’ex senatore Antonio Azzollini, per il quale venne chiesto l’arresto (rigettato da Palazzo Madama e annullato dal Riesame di Bari). Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere.
La prossima udienza è calendarizzata il 28 novembre prossimo e ci sarà spazio per le repliche difensive. La sentenza è prevista per il 2020. Dopo lo scandalo che ha messo a rischio l’esistenza stessa dell’ex ospedale psichiatrico, l’intero complesso è stato acquistato dalla foggiana Universo Salute.