Il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per esaminare gli episodi criminosi commessi, nei giorni scorsi, nel capoluogo dauno, da alcuni minorenni.
All’incontro hanno partecipato il procuratore capo di Foggia, il procuratore presso il Tribunale dei Minori di Bari, il sindaco, il rappresentante dell’Ufficio scolastico Provinciale e i rappresentanti del Comitato Genitori per Foggia e dell’associazione ADCUA di Foggia.
Durante l’incontro si è dato atto dei positivi risultati conseguiti a seguito dei corposi servizi interforze disposti, in sede di coordinamento provinciale delle forze di polizia, nei fine settimana e, in particolare, nel centro storico del capoluogo dove si concentra la “movida”, che hanno consentito di arginare efficacemente il fenomeno e di individuare alcuni degli autori degli atti violenti. I servizi saranno mantenuti, con la stessa composizione, anche nel prossimo mese di dicembre e, in particolare, durante le festività natalizie.
Il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bari, Ferruccio De Salvatore, nel sottolineare la stretta sinergia tra gli uffici giudiziari diretti, hanno ribadito la massima attenzione sul fenomeno escludendo, sulla base dei dati emersi, la presenza sul territorio comunale di “baby gang” poiché i gruppi a cui sono riconducibili le azioni criminose “non risultano essere strutturati e non operano con sistematicità. Infatti, gli autori delle aggressioni sono diversi e non sono emersi collegamenti tra gli eventi criminosi registrati nei giorni scorsi”, fanno sapere dalla Prefettura.
Inoltre, De Salvatore ha proposto di mutuare anche nel Comune di Foggia un protocollo sottoscritto tra l’Autorità Giudiziaria e l’amministrazione comunale di Bari, con il quale è stato attivato il Pronto Intervento Minori, un gruppo operativo, di cui fanno parte oltre a personale della Procura anche un assistente sociale e un operatore della Polizia Locale, che interviene a fronte di segnalazioni per maltrattamenti o fenomeni di devianza minorile. In tale modo risulta possibile attuare con tempestività le misure di sostegno previste dal nostro ordinamento.
Sul piano della prevenzione si è deciso di rafforzare l’azione rivolta ai giovani attraverso percorsi formativi e informativi da tenersi negli istituti scolastici della provincia anche con la partecipazione di rappresentanti delle Forze di Polizia. Ciò allo scopo di promuovere con maggiore incisività l’educazione alla legalità come strumento fondamentale di prevenzione generale della devianza minorile e di recupero dei valori comuni della convivenza civile.
Quello che si intende avviare è un percorso interistituzionale di cooperazione e di condivisione, allargato alla partecipazione della società civile, volto a fornire a giovani e famiglie i migliori strumenti per far emergere e affrontare adeguatamente le situazioni di disagio, consentendo di individuare adeguate misure di sostegno per prevenire le situazioni di devianza minorile.