Metta scatenato contro la magistratura. L’ex sindaco di Cerignola continua la sua offensiva dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale. Ed è ancora su Facebook che va in scena lo spettacolo: “Avesse potuto mi avrebbe arrestato. Prima o poi facendosi la barba si arresterà da solo”. Così Metta parlando del pm Marco Gambardella. “Non avendomi potuto arrestare, e quindi fare una bella conferenza stampa con il suo capo Ludovico Vaccaro, un altro caro amico che qualche volta per fare una conferenza stampa si auto-arresterà, ci hanno mandato i commissari”.
Oggetto del messaggio è “l’ennesima archiviazione” di una indagine data da una denuncia “completamente vuota” relativa a presunte irregolarità nella gara per la sorveglianza, vigilanza e manutenzione del verde del Comune di Cerignola.
L’avvocato parla di “assenza di un’ipotesi di reato concreta, non c’è il nome di un indagato”, definendo le indagini “da nulla”, dicendosi “vittima di queste archiviazioni”.
https://www.facebook.com/franco.metta1/videos/1422030201295726/
Magistrati: “Siamo sconcertati”
“La Giunta distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) di Bari ha preso visione con autentico sconcerto dell’intervento apparso su alcuni social media dell’ex sindaco di Cerignola, Franco Metta, contenente espressioni irridenti ed attacchi personali nei confronti dei colleghi Marco Gambardella e Ludovico Vaccaro”, rispettivamente pm e procuratore di Foggia. Lo dichiara in una nota l’Anm di Bari commentando il contenuto di un video pubblicato su Facebook dall’ex sindaco Metta. Il Comune di Cerignola è stato sciolto e commissariato per sospette infiltrazioni mafiose.
L’Anm parla di “attacco tanto immotivato quanto incomprensibile”, e definisce “le esternazioni dell’ex sindaco Metta ancor più inaccettabili laddove, oltre alle accuse del tutto generiche a magistrati quotidianamente impegnati nella difesa della legalità in un territorio gravemente offeso dall’attacco della criminalità organizzata, tanto da dare causa allo scioglimento del consiglio comunale, insinuano il sospetto che le doverose iniziative dell’autorità giudiziaria siano mosse da preconcetta animosità, e da finalità non istituzionali”.
La Anm Bari esprime “totale solidarietà ai colleghi oggetto degli immotivati ed ingiusti attacchi”, evidenziando “come simili iniziative si pongano in direzione opposta all’ardua opera di contrasto alla criminalità, e creino disorientamento nell’opinione pubblica locale, già sufficientemente traumatizzata dalle vicende che hanno coinvolto gli organi di rappresentanza politica locale”. (In alto, Metta; nel riquadro, Vaccaro e Gambardella)