Restare in Forza Italia o cercare altri approdi come quello totiano per non bucare anche nel 2020 la elezione in Consiglio regionale ed essere superata ancora una volta dal sipontino Giandiego Gatta? È questo il dilemma di chi come la dirigente azzurra Michaela Di Donna sogna di diventare consigliera regionale. Ieri ad Everest, il campus dei giovani azzurri, una folta pattuglia foggiana, che includeva il capogruppo e assessore provinciale all’edilizia scolastica Consalvo Di Pasqua, il segretario provinciale Raffaele Di Mauro, il delegato alla pubblica illuminazione Pasquale Rignanese e soprattutto i due campioni di consensi Danilo Maffei e Amato Negro, ha accompagnato lei e il sindaco Franco Landella, suo cognato a Giovinazzo.
Alcuni rumors parlano di persone che starebbero mettendo in guardia il sindaco. Tante delle fibrillazioni del suo primo mandato nacquero proprio dopo le regionali quando l’appoggio a sua cognata lacerò i rapporti con alcuni alleati.
Ma nel 2020 le cose sembrano diverse. C’è chi legge nella distribuzione di deleghe a tanti eletti portatori di voto (solo Rignanese, Negro e Maffei valgono quasi 3mila voti) un primo passo per assicurarsi un sostegno nella prossima primavera.
A Foggia se davvero Michaela Di Donna sceglierà di candidarsi nuovamente dovrà vedersela sicuramente con Luigi Miranda, che punta ad arrivare primo nella Lega. Non è escluso che si candidino: Ciccio D’Emilio coi FdI, Alfonso Fiore e Joseph Splendido.