Il Tribunale di Foggia, dopo un’ampia discussione del difensore di fiducia – l’avvocato Guerino Infante – e nonostante la richiesta del pm di condanna dell’imputato ad un anno e quattro mesi di reclusione, ha assolto, “per non aver commesso il fatto”, il giovane agricoltore sanseverese proprietario di un terreno in agro di Serracapriola limitrofo all’Autostrada A14 accusato dalla Procura della Repubblica di Foggia dei reati di incendio doloso ed incendio colposo per aver asseritamente appiccato il fuoco per bruciare le stoppie nei terreni e che per colpa consistita nel realizzare delle “precese” non in regola avrebbe cagionato, secondo l’accusa, un incendio divampato fino alla banchina del tratto autostradale.
In quella occasione perse la vita un povero ispettore della polizia stradale che, intento ad effettuare viabilità, fu investito da un’auto in corsa, il cui conducente è stato condannato per omicidio stradale.
La difesa dell’imputato durante il lungo e complesso dibattimento è riuscita a contrastare gli accertamenti fatti dal Corpo Forestale dello Stato che, utilizzando il metodo M.E.F. (metodo delle evidenze fisiche) avevano attribuito ogni responsabilità al proprietario terriero.
“Sono contento – riferisce l’avvocato Infante – che il tribunale abbia posto finalmente, dopo quasi 7 anni, la parola fine ad un calvario giudiziario, riconoscendo la verità dei fatti”.