Nicola Piovani in concerto a Monte Sant’Angelo: 20 anni dall’Oscar per “La vita è bella”

Il maestro si esibirà nella città dei due Siti Unesco, per la chiusura della seconda edizione del Festival Michael in Piazza Duca d’Aosta. Ingresso gratuito

Dopo le anteprime dell’International Jazz Day e il concerto di Antonella Ruggiero,  la seconda edizione del Festival Michael chiuderà sabato 18 maggio, in Piazza Duca d’Aosta a Monte Sant’Angelo con il concerto del maestro Nicola Piovani. “La musica è pericolosa – Concertato” è un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena (pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica). A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso di questi frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi.  Dal teatro alla televisione, alternerà all’esecuzione di brani teatralmente inediti nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione.

Con Nicola Piovani al pianoforte, Marina Cesari (sax / clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello / chitarra / mandoloncello), Ivan Gambini (batteria / percussioni), Marco Loddo (contrabbasso), Rossano Baldini (tastiere / fisarmonica). Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Milo Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani.

Biografia. Compositore italiano di musica per il cinema, dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani e dalla fine degli anni Ottanta la sua maturazione artistica lo ha portato all’attenzione del pubblico e della critica in ambito internazionale e gli ha meritato riconoscimenti di grande portata, dai David di Donatello per Ginger e Fred (1986) di Federico Fellini, Caro diario (1993), premiato nel 1994, e La stanza del figlio (2001) di Nanni Moretti, all’Oscar nel 1999 per La vita è bella (1997) di Roberto Benigni.