Era molto legato alla famiglia Vincenzo Di Gennaro, il maresciallo dei carabinieri di San Severo, ucciso a Cagnano Varano sabato 13 aprile 2019. Dopo la morte della madre Lucia, il militare passava regolarmente a trovare papà Luigi, 84 anni. “Il giorno prima aveva voluto salutarmi con un bacio – ha raccontato l’anziano a quotidiano.net -. Se lo sentiva che quella di sabato sarebbe stata una mattina strana, così Vincenzo mi ha detto: papà, vieni qua che ti do un bacio. Poi è uscito per andare in caserma e l’ho rivisto all’obitorio”.
“Oggi cercherei di dissuaderlo dall’arruolarsi, ma era lui che lo voleva con tutto il cuore e l’anima. Io lo mettevo in guardia, ma lui mi rassicurava: papà, a Cagnano non succede niente, stai tranquillo. Invece è uscito un pazzo. Quegli spari – ha aggiunto Luigi Di Gennaro – sono stati contro l’Arma dei Carabinieri, non contro mio figlio. È stata una vendetta contro l’Arma. Poteva capitare a chiunque”. Secondo gli stessi investigatori, infatti, il killer, il 64enne Giuseppe Papantuono, si sarebbe vendicato dopo alcuni controlli dei militari avvenuti nei giorni precedenti all’omicidio. “Ve la farò pagare”, aveva detto l’ultima volta. Il maresciallo deceduto non era neanche presente al momento della perquisizione.
“Non gli era mai successo nulla. Al primo pericolo, ha perso la vita: è un eroe italiano. Come il suo collega, ferito, che ha guidato la macchina all’impazzata. Non vedo l’ora di parlarci – ha concluso l’anziano padre -. Voglio sapere come è morto mio figlio”.